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Magenta – E stata ritrovata dai carabinieri della compagnia di Abbiategrasso la collana d’oro della statua della Madonna, che si trova Duomo di San Martino a Magenta. Era stata rubata nella notte fra il primo e il 2 gennaio. Per il furto con spaccata è stato denunciato un pluripregiudicato di Cesate e un ricettatore che l’aveva ceduta ad un Compro Oro di Rho.
Sul posto si sono recati i reparti della polizia scientifica.
Le indagini non sono state lunghe e i colpevoli sono stati individuati velocemente. Si è quindi saputo che un pluripregiudicato di 37 anni, italiano e residente a Cesate, era stato denunciato con l’accusa di essere l’autore materiale del furto sacrilego, mentre una seconda persona sempre italiana, di 32 anni e residente a Rho, era stata denunciata per ricettazione. il primo si era nascosto nelle chiesa e durante la notte aveva scassinato la teca e rubato la collana. Poi l’aveva venduta al secondo che l’ha portata ad un Compro Oro. La collana è stata ritrovata dopo il tentativo di vendita in un compro oro di Rho. I due ora sono a disposizione delle autorità.
Intanto, nel Duomo di San Martino si era organizzata una veglia di preghiera per chiedere la grazia del ritrovamento della collana, che avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 11 febbraio, giorno della prima apparizione della Madonna a Lourdes. All’arrivo della notizia del ritrovamento, però, la veglia di preghiera è stata trasformata in preghiera di ringraziamento. La Grazia, stavolta, è arrivata prima persino della richiesta, a cura dei carabinieri. Don Giuseppe Marinoni, parroco del Duomo, li ha ringraziati: “Sono stati tutti bravissimi: avevamo già convocato un momento preghiera per tutta la comunità fissato per giovedì 11 febbraio alle 21 in occasione della Madonna di Lourdes. A questo punto lo trasformeremo in un’occasione di ringraziamento per i fedeli”. Poi ha dichiarato anche, ai giornali. “Le nostre preghiere sono state ascoltate: ora tutto è tornato al suo posto. La positiva chiusura di questa vicenda ci ridà la giusta serenità. È inutile negare che quanto capitato ci aveva scosso profondamente. Abbiamo avvertito una sensazione di violenza nel profondo”. Esattamente le stesse sensazioni che prova chi scopre che i ladri sono entrati in casa sua.
Articolo aggiornato il 06/02/2016 23:52