Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Milano – Milano è il luogo scelto per la presentazione dell’ ENF, Europa delle Nazioni e della Libertà, il gruppo di europarlamentari che si è formato lo scorso luglio sotto la presidenza di Marine Le Pen, del Front National, e con la vicepresidenza di Matteo Salvini, della Lega Nord. Un convegno che ha scritto la storia oggi e che scriverà quella degli anni a venire. Il programma va ben oltre l’euroscetticismo. Si parla di Rivoluzione, e di riportare il potere decisionale al popolo. Populisti? Beh, si, dato che stanno dalla parte dei popoli e parlano di libertà. Di Destra? Se ciò che dicono può esser considerato di destra dovranno deciderlo i popoli europei. A me sono sembrati dei rivoluzionari, del genere di quelli che sanno vedere il futuro e buttare il cuore oltre gli ostacoli.
L’ ENF è formato da 9 partiti di 9 nazioni diverse, sarebbe meglio dire 8 più uno, in quanto l’adesione dei Tomio Okamura, del SPD ceko è una novità in assoluto. Ecco i partecipanti: Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Olanda, Fiandre, Inghilterra, Austria, Francia e Padania.
Inizio subito con gli incisi. Parlo di Padania perché nel gruppo partecipa solo la Lega Nord, e non c’è stato un solo altro europarlamentare italiano che ha avuto le palle per condividere le posizioni prese dai politici dell’ENF. Durante tutto il convegno, i politici hanno nominato più volte la Padania, la cui realtà indipendentista e le cui aspirazioni sono ben conosciute in Europa, quasi più che nello stesso Stato italiano.
I temi condivisi dai partiti dell’ENF sono ben oltre l’euroscetticismo. L’idea è quella di rivoluzionare il concetto di Unione Europea che contraddistingue il Super Stato che ci è stato imposto da banche e banchieri e ritrasformarlo in una cooperazione fra nazioni. Tre i temi su cui è stato trovato l’accordo: anti immigrazione e revisione dei trattati di Schengen, uscita dall’euro e revisione delle politiche economiche interne alla Unione Europea, “L’abbondanza di una nazione non dovrebbe essere la scarsità nell’altra” ha detto Laurenţiu Rebega, del partito Partidul România Unită.
La necesità di una barriera all’islamizzazione dell’Europa sostenuta in modo particolarmente forte dal segretario del Freiheitliche Partei Österreichs, Heinz- Christian Strache, che dopo aver ringraziato la Lega Nord per avere organizzato il convegno il suo discorso è andato subito al punto. Alcune frasi sono state molto incisive.
“Dobbiamo chiederci davvero se questi governanti sono pazzi. Quanti morti dovremo contare ancora? Questa è la Ue del terrorismo? Dobbiamo accettare persone che non vogliono integrarsi? Vogliamo una Unione Europea islamica con la sharia? Una Unione Europea dove le piccole imprese sono soffocate? E questo che vogliamo? Noi diciamo No con tutto il nostro coraggio e con la nostra cultura. Noi vogliamo un’ Unione Europea forte. Un’ Unione Europea che sia frutto della cooperazione fra stati sovrani che sono la nostra forza. Solo chi ama la propria patria può amare gli altri paesi. Il partito di Strache ha il 30 % dei voti in Austria e 4 europarlamentari.
Sulla revisione dei trattati di Schengen, come avevamo già scritto il gruppo di Europarlamentari ha già la vittoria in tasca, dal momento che si sa decidendo per la sospensione. Vale la pena di riportare alcune parole del più antico, inteso come tempo, alleato della Lega Nord in Europa, il partito patriottico fiammingo dei Vlams Belang, oggi Vlams Bloks. Il suo esponente, Tom Van Grieken, dopo due parole in italiano, ha continuato orgogliosamente il discorso nella sua lingua, il fiammingo, salutando il patrioti della Padania,
”Siamo l’ultima speranza per i nostri popoli, siamo gli unici che abbiamo il fegato per resistere e parlare chiaramente. Che cosa ce ne facciamo di un parlamento che emana delle leggi che per l’80% sono inutili? Commetteremo un suicidio se non difendiamo i nostri confini. Uno stato, anche l’Europa ha il dovere di farlo. Questo non ha a che fare con il razzismo, è buonsenso e autoconservazione. Nel mio paese le caserme militari che erano il simbolo dell’impegno civile dei giovani, oggi vengono trasformate in centri di accoglienza per chi cerca fortuna. La nostra marina non serve più a proteggerci, ma funge da traghetto”
Il rifermento alla missione Triton, che ha sostituito l’operazione Mare Nostrum. Sono passati solo pochi mesi dall’ attuazione della missione Triton e già gli altri europei ci si ribellano. In Italia abbiamo sostenuto Mare Nostrum per anni senza che nessuno, a parte la Lega Nord, avesse il coraggio di protestare.
“Lo studioso Alain de Benoist ha ragione da vendere quando dice che l’immigrazione è un esercito dei capitalisti. Da una parte ci sono i politici di sinistra che accoglierebbero tutti e dall’altra i politici che vogliono difendere il popolo. C’è un solo interesse da difendere, quello del nostro popolo. Cari amici, queste persone sanno meglio degli altri che l’immigrazione di massa è sfuggita a ogni controllo, il fenomeno con sui ci confrontiamo oggi è un fenomeno completamente nuovo. I confini non sono solo stati raggiunti, ma anche oltrepassati. Dobbiamo fermare l’immigrazione di massa e rimpatriare i clandestini. Più che mai dobbiamo parlare in modo cristallino e ridiventare patrioti.”
Tom Van Grieken ha concluso con un “viva la Lega Nord, viva la Padania” che mosso i cuori di chi ascoltava e sollecitato l’entusiasmo di chi era in platea ad ascoltare.
Ognuno degli interventi degli otto politici merita una presentazione. Anzi, ognuno dei partiti dell’ENF meritano di essere conosciuti meglio e ce ne occuperemo anche noi di cronacaossona.com.
Articolo aggiornato il 10/02/2022 17:42