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Lombardia- Il reddito di autonomia in Regione Lombardia è una realtà dallo scorso ottobre. 50 milioni sono stati utilizzati da ottobre a dicembre 2015. Per il 2016 sono stati previsti in bilancio circa 200 milioni di euro per la sperimentazione. Il reddito di autonomia comprende una serie di provvedimenti e di sostegni economici cui potranno accedere solo i cittadini residenti in Lombardia. Ma c’è già chi fa la guerra.
Le iniziative del reddito d’autonomia e le caratteristiche di chi ha il diritto di accedervi sono pubblicate sul sito Internet della Regione Lombardia, in modo integrale.
Ne faccio una sintesi più completa possibile. La particolarità è che gli interventi sono destinati a chi vive in Lombardia da almeno 5 anni ed è proprio questo che contestano alcune associazioni che hanno fatto ricorso contro la legge del reddito d’autonomia. Secondo le due associazioni, “ASGI” e “Avvocati per Niente”, legate al centro sinistra, le delibere che riguardano il “bonus bebè” e il “sostegno agli affitti” sarebbero contro la convenzione Onu sui diritti dell’uomo. La seconda delibera è contestata perchè prevede aiuti ai non residenti in Lombardia solo se dimostrano di lavorare regolarmente (non in nero).
Fare una scelta è necessario per motivi che vanno oltre il desiderio di aiutare prima chi non ha mai accesso ai sostegni, cioè i lombardi. Il sostegno per l’affitto del reddito d’autonomia non copre l’intero ammontare di un affitto del mercato privato, ma permette di dare un sostegno per alcuni mesi alle famiglie in difficoltà. Chi pagherebbe i mesi mancanti per gli stranieri senza lavoro (che non dovrebbero trovarsi in Lombardia)? Per gli stranieri senza lavoro e senza residenza esistono già altri tipi di aiuti, per lo più statali, che coprono le loro necessità, come il mantenimento nei centri di accoglienzae i 350 euro promessi dal comune di Milano a chi accoglie un profugo.
L’Assessore Gallera spiega così: “Il bonus affitti ha avuto circa 25.000 adesioni. Ci ha permesso di ampliare la platea cui attribuire questa misura e intercettare i bisogni di chi è davvero in difficoltà su un bene primario come la casa o le spese ad essa connesse. Lo scorso maggio avevamo avviato il primo bando dedicato alle famiglie con un Isee inferiore a 7.000 euro, coinvolgendo 18.000 persone e dallo scorso dicembre abbiamo esteso questa misura anche a chi ha un Isee fino a 9.000 euro prorogando il termine per la presentazione delle richieste al 30 gennaio 2016. Questo ci ha permesso di intercettare altre 4.000 persone e stimiamo di arrivare a 6.000. Il bonus bebè ha avuto circa 2.000 richieste”.
I provvedimenti presi per le famiglie a reddito basso e con delle fragilità sociali (anziani, disabili e disoccupati senza entrate) si snodano in tre tipi di azioni destinate a diverse tipologie di fragilità.
Per le famiglie con reddito familiare complessivo fino a 18.000 euro è prevista l’esenzione dal pagamento del “superticket” ambulatoriale per le famiglie. La decorrenza è prevista dal 15 ottobre 2015, per accedervi è sufficente l’autocertificazione del reddito imponibile presso l’ASL di competenza territoriale.
Il Bonus bebè è il contributo economico una tantum di 800 euro per i secondi nati e di 1000 euro dal terzo figlio in poi, quale sostegno socio-economico al percorso di crescita del bambino. E’ previsto per i nati nel periodo 8 ottobre 2015 al 31 dicembre 2015 ed è l’Ospedale che comunica a Regione Lombardia l’avvenuta nascita. Regione Lombardia invia una comunicazione all’interessato in cui saranno fornite le indicazioni per presentare la richiesta. Per averlo bisogna avere un reddito ISEE non superiore a 30.000 euro e la residenza in Lombardia di entrambi i genitori da almeno 5 anni. Per avere altre informazioni ci si può rivolgere ai consultori pubblici e privati accreditati.
Il Bonus Affitti è il contributo una tantum fino a un massimo di 800 euro per le famiglie, residenti in uno dei 155 Comuni ad elevata tensione abitativa, che abbiano un contratto di affitto sul libero mercato (relativo all’abitazione principale). La decorrenza è dal 2 novembre 2015 ed è necesessaria la partecipazione ai bandi regionali aperti dal 2 novembre al 15 dicembre 2015. I requisiti sono l’avere un reddito ISEE/FSA compreso tra 7.000,01 e 9.000,00 euro e la residenza in Lombardia da almeno 5 anni. Ci si può rivolgere, per le informazioni, ai servizi sociali dei Comuni.
E’ previsto un assegno di autonomia per anziani, un voucher di 400 euro al mese, per dodici mesi, per garantire l’autonomia personale e relazionale delle persone anziane attraverso prestazioni di cura della persona e del domicilio nonchè attività della vita sociale e delle relazioni attraverso anche la frequenza di centri/servizi dedicati. I destinatari sono persone di età superiore a 75 anni, con una compromissione funzionale derivante dallo stato iniziale di demenza o Alzheimer o altre patologie di natura psicogeriatrica. La decorrenza è la presentazione delle domande dal 1° dicembre 2015. I requisiti sono un reddito ISEE di riferimento fino a 10.000 euro, residenza in Lombardia da almeno 5 anni.
Assegni di autonomia per disabili sono un voucher di 400 euro al mese finalizzato a sostenere percorsi di autonomia della persona disabile in rapporto al nucleo familiare nonchè percorsi di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione.
I destinatari sono i giovani e gli adulti disabili medio gravi e la presentazione delle domande può avvenire dal 1° dicembre 2015. Le modalità di accesso rese note dall’ufficio Spazio Disabilità di Regione Lombardia. Il requisito è un reddito ISEE di riferimento fino a 10.000 euro e la residenza in Lombardia da almeno 5 anni.
Il Progetto di Inserimento Lavorativo (PIL) prevede un’indennità di partecipazione, per la fruizione di servizi di orientamento, formazione e accompagnamento alla ricerca del lavoro previsti da Dote Unica Lavoro. L’ importo è commisurato al valore dei servizi effettivamente fruiti dalla persona, per un massimo di 1800 euro per sei mesi. La decorrenza è dal 15 ottobre 2015 attraverso gli Operatori accreditati per Dote Unica Lavoro ed è destinato a chi è disoccupato da oltre 3 anni, non fruisce di alcuna integrazione al reddito, mentre l’ISEE del nucleo familiare non deve essere superiore a 18.000 euro. Come negli altri casi la residenza o domicilio in Lombardia. E’ possibile ricevere informazioni chiamando il call center regionale 800 318 318 (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 21.00 e il sabato dalle 8.00 alle 20.00) o visitando la pagine del sito di Regione Lombardia: www.regione.lombardia.it – Reddito d’autonomia in Lombardia
Articolo aggiornato il 05/01/2016 08:31