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Ossona – Lo scorso 23 dicembre i tecnici della Sarpom, la ditta che gestisce il magazzinaggio dei prodotti petroliferi sulla via per Turbigo, fra Arluno e Ossona, hanno scoperto un furto di gasolio che avveniva direttamente dal tubo dell’oleodotto, nelle campagne di Ossona.
Il danno al tubo è stato davvero ingente come ingente sembra sia stata la quantità di gasolio rubata dopo averlo danneggiato. Il rischio che si è corso in questi giorni a Ossona è stato davvero grave. Un’esplosione alla Sarpom, o lungo i tubi dell’oleodotto sarebbe di dimensioni tali da spazzare via metà paese: non succederà, naturalmente, come non è mai successo, dato l’alto livello di sicurezza che la ditta ha sempre conservato, ma nessuno avrebbe potuto pensare che dei ladri siano potuti arrivare a scavare, indisturbati, i due metri di terra che coprono l’impianto, raggiungere l’oleodotto, romperlo e riempire di benzina delle grandi taniche che avrebbero portato, poi, via con dei camion. Questa è però la storia che è apparsa in questi giorni su diverse testate giornalistiche locali, dal Il Giorno al blog online corrierealtomilanese.
Oltre al rischio di far saltare in aria Ossona, se per caso una scintilla fosse caduta sul tubo rotto, i ladri hanno anche inquinato il terreno agricolo sotto al quale si trova l’oleodotto. Non si sono ancora avuti i risultati, ma l’ultima volta che dei prodotti petroliferi sono stati versati sul terreno, dopo che un’autocisterna si è rovesciata in viale Europa, a Ossona, Arpa aveva lavorato 4 anni, per riuscire a ripulire il terreno e a risanare la situazione.
Articolo aggiornato il 06/01/2016 01:07
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E' pazzesco!!!