Blindati per un Gazebo e per i partigiani
Castano Primo – La cittadina dell’altomilanese questa mattina si è svegliata con uno schieramento incredibile di forze dell’ordine e di blindati dei carabinieri in pizza a garantire la sicurezza. Il motivo? Casapound ha fatto un gazebo e alcuni ex partigiani ottuagenari dicevano di volerlo impedire
Continua la divertente diatriba di Castano Primo fra ex partigiani ( così si definiscono) di sinistra e gli appartenenti al gruppo di Casapound. Nonostante Castano Primo sia fra i paesi più presi di mira dalla delinquenza ordinaria, fra rapine, depositi di armi e furti, la cittadina si è ritrovata questa mattina con la pizza presidiata dalle forze dell’ordine a causa del gazebo organizzato da Casapound.
I cittadini son un po’ perplessi e hanno espresso le loro opinioni sul fatto sulle più diverse pagine Facebook dedicate a Castano Primo.
Il commento più pubblicabile fra quelli raccolti nei social network è quello di una signora che fa notare che “A Castano facciamo solo ridere…..tenuta anti sommossa per un gazebo e via libera a ladri e spacciatori…..ridicoli” hanno scritto su Cronache Castanesi.
La storia della presenza di Casapound a Castano Primo è iniziata quest’autunno con l’organizzazione di una festa che è finita sulle cronache dei giornali di tutta Italia e di cui abbiamo parlato ampiamente su cronacaossona negli articoli Casapound a Castano Primo. Pignatello merita il tapiro d’oro e molti altri, fino a quello in cui abbiamo raccontato della scoperta che il gruppo di ex partigiani che inneggiava alla legalità non aveva chiesto in realtà i permessi per fare il gazebo.
Pare che il grande spiegamento di forze dell’ordine di oggi a Castano Primo sia dovuto più alla presenza del gruppetto di aderenti all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) piuttosto che al gazebo di Casapound.
Una stranissima storia, sotto alcuni aspetti anche divertente, che vede Castano Primo al centro di una diatriba che storicamente era finita negli anni ’50, e che viene oggi riesumata da alcune persone nate quasi mezzo secolo dopo la seconda guerra mondiale, invece di essere semplicemente raccontata nei libri di storia, come sarebbe giusto. Partigiani zombi contro fascisti redivivi pronti ad una nuova guerra civile, oppure la solita fesseria dei giovincelli da centri sociali? Io punto sulla seconda ipotesi.
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Se legge il blog vedrà che in questi giorni ho subito minacce ed una aggressione fisica proprio per difendere la libertà di espressione e il diritto di raccontare la verità. Per questo il 5 gennaio sono stata picchiata, non da un fascista, ma da uno di sinistra.
Poi, uno di quelli sempre presenti ai gazebo degli improbabili partigiani della guerra civile che ha colpito il nord italia tra il 1943 e il 1945 e che si presenta a pugno chiuso con il saluto comunista, tenta in ogni modo di impedirmi di esprimere le mie idee. Non solo, imbastisce trame e racconta bugie per denigrarmi, passa sotto casa mia minacciando di morte me e mio marito, che è ipovedente ma ci sente benissimo, nascondendosi dietro una inesistente strofa di “Fischia il vento” che dice: “le camice nere le metteremo al muro e le fucileremo”. E notare che noi siamo camice verdi, semmai.
Direi che i suoi ottuagenari che non hanno ancora capito che il fascismo, saluto romano o meno, è finito nel 1945 con l’assassino di Mussolini, di Clara Petacci e di altre persone che avevano avuto la sfiga di essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato hanno miseramente fallito, (eh si, non è che se assassini un uomo che ne ha uccisi altri commetti un’opera di bontà. Assassinio è, assassinio rimane). E’ ora di piantarla con queste cose. Cosa diceva Cristo? Lasciate che i morti seppelliscano i morti.
Evitate quindi di esasperare la già non facile situazione creando degli scontri che arrivano non solo dal secolo scorso, ma addirittura dal millennio scorso. Si vestono di nero e vogliono fare una festa ? Che la facciano. Volete fare un festa vestendovi di rosso e inneggiando a Stalin? Fatela. Al massimo si potrà discutere su chi riesce a far partecipare più gente alla propria. La vera libertà di espressione è questa, non la vostra!
Incredibile quello che lei scrive! Io ho assistito personalmente alle minacce ricevute dal sindaco di Castano da parte degli esponenti di Casa Pound quando fu loro negato il permesso di utilizzare la struttura comunale per lo svolgimento della loro festa nazionale. Chi fa certi commenti dovrebbe conoscere realmente cosa è successo. Sarebbe interessante conoscere il suo parere rispetto alle fotografie di quei giorni dove si vedono gruppi di persone con il braccio teso come d’uso tra i nazisti e fascisti. con l’inganno si sono impossessati di una struttura comunale manomettendo tutti gli impianti e commettendo reati contro l’amministrazione comunale.
Inoltre, le ricordo che gli “ottuagenari” che lei cita cercano di difendere il diritto e la libertà sancita dalla nostra costituzione, nata dal sacrificio di tanti giovani e si ricordi che anche lei può scrivere e dire quello che pensa grazie a queste persone che hanno lottato e sono morte per la libertà!!!
forse lei finge di ignorare la storia ma non le è permesso di infangare il ricordo di quelle persone.