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Corbetta – Nel bel parco che si trova dietro le scuole di Corbetta, nella zona di via Parini, alla mattina è possibile incontrare Cip e Ciop, immersi nelle loro faccende e nei preparativi per le feste di Natale. Disponibili e cordiali, i due scoiattoli hanno condiviso con me la loro esperienza di abitanti nell’albero di Natale e con precisi compiti tradizionali, da espletare durante l’Avvento, come la raccolta di frutta secca (noci, nocciole, ghiande, arachidi e pinoli), di nastri colorati e luccicanti, di palline di vetro colorato e di fiocchetti di cotone bianco e mi hanno concesso un’intervista.
Verso mezzogiorno è tanta la gente di gente che utilizza il viale del parco di Corbetta per attraversare il paese. Molti hanno i loro cani al guinzaglio e passeggiano tranquillamente. Senza nessun segno di timidezza fra di loro si mischino alcuni scoiattolini indaffarati e curiosissimi, che non disdegnano l’uso della panchine per riposarsi e non temono la vicinanza dell’uomo e dei cani, anzi, sembrano piuttosto felici dell’aver compagnia. Fra questi scoiattoli, due dimostrano di avere una consapevolezza diversa.
Stanno lavorando sodo: lo si vede dalla fretta e dalla precisione con cui si muovono da un albero all’altro. Quando un essere umano appare al loro orizzonte gli corrono incontro, poi si fermano poco lontano, lo lasciano avvicinare e all’improvviso riprendono le loro faccende. E’ come se fossero in attesa di qualcuno che sta per arrivare e si aspettassero che ogni persona che passa dal parco sia un messaggero o qualcuno mandato a portar loro degli ordini.
Ma cosa staranno facendo di così importante questi deliziosi animaletti? La tradizione affida agli scoiattoli e agli uccellini la preparazione degli addobbi dell’albero di Natale, l’8 di dicembre.
Una favola per bambini e una tradizione del Nord Europa? Solo in parte perché l’albero di Natale è una tradizione tutta milanese. Era, infatti, abitudine dei signori di Milano dai Visconti agli Sforza adornare la loro abitazione, e la parte nobile del Castello sforzesco, con rami di abete nel periodo delle feste di Natale, e spesso, quasi sempre, capitava che quei rami avessero come abitanti degli scoiattoli e che ce ne si accorgesse solo quando l’albero o il grosso ramo fosse in casa. Così è nata la storia degli scoiattoli che aiutano nella preparazione dell’albero e supervisionano la preparazione del presepe.
Ma veniamo al punto principale dell’articolo: l’intervista ai due scoiattoli che ho incontrato nel parco di Corbetta, quello dietro le scuole, questa mattina, poco dopo mezzogiorno.
I due scoiattoli si sono prestati anche a fare delle fotografie che trovate raccolte in questo album di Youtube. Sono molto fotoigienici. Poi ho cominciato l’intervista.
Io: “Buongiorno carissimi, mi sembrate molto occupati. Posso chiedervi cosa state facendo?”
Cip: “Buongiorno. Si , stiamo raccogliendo frutta secca, ghiande di Quercia, per lo più, ma anche noci e noccioline, pinoli e naturalmente le pigne. Servono per l’albero di Natale.”
Ciop: “Ci son molti alberi in questo parco: Non tutti sono adatti, ma ci facciamo aiutare. Ci sono persone che ci portano qui ciò che raccolgono loro. Eppoi andiamo in cerca di cotone sbiancato, nastri colorati, palline di vetro, stelle di cartapesta colorata. Vanno bene anche le stelline di plastica.”
Cip: “Esatto. Noi stocchiamo e prepariamo per l’8 dicembre, in modo che per Natale sia tutto in ordine e le decorazioni bastino per tutti.”
Io: “Per l’ 8 dicembre? Dovete preparare l’albero di Natale? Ma in genere non lo fanno i bambini con i loro genitori, oppure a scuola con la maestra?”
Cip, ridendo: “Eh, che ingenua. Certo che lo fanno i bambini, ma dove pensate che trovino tante decorazioni per tanti alberi di Natale? E’ ovvio che ci pensiamo noi.”
Ciop, rispondendo alla risata: “Eh, che ingenua. Senza di noi non ci sarebbero le strenne, niente fili argentati e dorati che pendono dai rami simulando la neve, niente pigne di abete dorate, niente arachidi trasformate in piccoli ritratti di babbo Natale.”
Io: “E le palline di vetro?”
Cip: ” Quelle di vetro le soffiano direttamente gli gnomi, con dentro piccoli presepi, o renne, o alci, o ritratti di scoiattoli come noi, e poi ce le consegnano: le gazze raccolgono tutto quello che luccica proprio perché la produzione di palline di vetro per l’albero di Natale sia il più ricca e copiosa possibile.”
Ciop: ” Invece quelle di plastica le fanno gli uomini. Sono belle lo stesso, per carità, ma non saranno mai come quelle artigianali.”
Io: “Ma, piccoli come siete, come fate a distribuire tutte queste decorazioni?”
Cip:”Ma, santa Pazienza, non hai mai sentito parlare dei Mercatini di Natale? Secondo te, perchè mai li fanno?”
Il discorso non fa una grinza. Mi sento un po’ come Fantaghirò nella foresta incantata, ma non posso non riconoscere che il discorso degli scoiattoli sia perfettamente logico. Ho ancora un paio di domande da fare agli scoiattolini.
Io: “Sembra che attendiate qualcuno”.
Cip: ” Ma certo. Attendiamo i fornitori, i bambini, i loro genitori ma soprattutto attendiamo i supervisori che controlleranno che tutto sia in ordine per la festa di compleanno del festeggiato, e che ogni bambino abbia avuto almeno un regalo.
Ciop: “Eh si, aspettiamo i supervisori: Babbo Natale, San Nicola, Santa Klaus, Sant’Ambrogio, Santa Lucia, la Befana…
Cip, dando un colpetto a Ciop: ” No, la Befana, no. Lei vien dopo, per finire il tutto in bellezza.
Ciop: ” Ah, già, si. La Befana viene all’Epifania, che tutte le feste porta via.”
Io: ” Ma il festeggiato?”
Cip: ” Eh, Lui lo vedremo solo all’ultimo, nella notte di Natale, quando ricorderemo la sua nascita e festeggeremo il suo compleanno. Ha già una bella età. Deve essere intorno ai 2016 – 2020 anni. Però è sempre in gamba e vigoroso, eh. Non invecchia mai. Sempre giovane e pieno di iniziative.”
Ciop: ” Già, eppoi arriva tranquillo tranquillo, proprio come un Gesù Bambino.”
Cip, dando un altro colpetto sulla schiena di di Ciop: ” E’ Gesù Bambino…!”
Ho salutato i due scoiattolini che si sono prestati al mio gioco e alla mia intervista. Spero che vi sia piaciuta. Prendetela come un piccolo regalo di Natale che vi faccio gratuitamente e in anticipo, oppure come la più pesante delle provocazioni. Di questi tempi è più facile questa seconda ipotesi. Io intanto ho già avuto il regalo dell’incontro con quegli esserini tanto carini e disponibili quanto, in teoria, selvatici. La prossima volta che passo per il parco di Corbetta porterò loro qualcosina da mangiare. Un dattero, magari.
Articolo aggiornato il 28/08/2023 19:25
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Scusa ma quello che devo chiederti non centra nulla con tutto questo. Dunque, che tu sappia, la macchina UNO bordeua parcheggiata perennemente davanti alla pizzeria in piazza, paga il plateatico o no? Se se nulla di grave altrimenti é molto pericoloso che una vettura sia posta in un luogo cosi delicato. Cosa ne pensi?
Ciao,Emilio. Ti rispondo volentieri. Parlando d regali di Natale, strenne e affini, qualcuno negli ultimi due anni me ne ha fatti parecchi, ma non venivano esattamente da chi stava preparando i festeggiamenti per il Natale. Direi piuttosto il contrario.
Sulla questione ti dirò solo ciò che so, basandomi sulla legge e sul buon senso generale. Non si parcheggia in mezzo alla strada, non si parcheggia sulle piste ciclabili, e non si danno permessi verbali ( e tanto meno scritti) di violare il codice della strada.
Per qualsiasi altra cosa (tipo regolirità del pagamento tosap per le due macchine, per il tavolino, e per gli abituali parcheggi creativi) declino ogni responsabilità. Però c'è un assessore alla sicurezza e alla viabilità cui risponde la polizia locale. E' la persona cui rivolgersi, e nel caso non risponda o dia risposte che non sufficienti o non risolva il problema, ci sono i suoi superiori cui deve rendere conto. Basta chiamarli e parlar loro della cosa. Attualmente sulla questione sono inerme.
A proposito. La sezione della Lega Nord di Ossona Casorezzo si riunisce ogni giovedì sera nella sala comunale di piazza Aldo Moro, (vecchio comune, dove c'è il centro anziani). La riunione è aperta a tutti i cittadini che sono sempre i benvenuti. Si parla di politica, ma anche dei problemi pratici da affrontare in paese. Stasera siamo lì.