Tentativi di Truffa: i carabinieri insegnano come difendersi
Ossona – Il maresciallo Matteo Congiu, della caserma dei carabinieri di Corbetta, ha portato a Ossona, in collaborazione con il centro anziani Ossona Insieme, una delle iniziative proposte dall’arma per contrastare i tentativi di truffa agli anziani. Un incontro con gli anziani stessi che, in questo modo, hanno potuto fare domande, chiarirsi molti dubbi e apprendere un metodo di comportamento. La riunione si è tenuta all’auditorium di via Dante, alle 15. Buona la partecipazione e molto bravo e chiaro il relatore. Presente anche il sindaco Marino Venegoni, l’assessore allo sport e alla pace Pierluigi Gussoni. Si è parlato anche del sistema del controllo di vicinato, anche se…
L’incontro è stato introdotto dal presidente del centro anziani Carlo Dell’Acqua. L’esposizione del maresciallo Congiu ha dato molti elementi di riflessione con chiarezza e semplicità, delle linee guida di comportamento, e chiarito che non serve conoscere ogni tipo di truffa, perchè chi vuole truffare se ne inventa sempre di nuovi. Però, la metodologia usata è sempre la stessa. L’insistenza, il tentativo di entrare in casa, l’uso della persuasione, l’uso di false divise o di pettorine che possono in qualche modo dare l’idea dell’ufficialità sono denominatori comuni dei tentativi di truffa, come il tentativo di creare un’urgenza oppure di approfittarsi di notizie di cui il truffatore è venuto a conoscenza per caso, magari perchè inavvertitamente gli sono state date proprio dalle vittime prescelte.
Si è raccomandato di non dare modo al presunto truffatore di entrare in casa, di non aprire indiscriminatamente il cancelletto dei condomini e di avere una certa fermezza. La frase “prendo il telefono e chiamo i carabinieri” spesso basta a far desistere un truffatore. Per questo si raccomanda di avere sempre a disposizione un telefono cellulare e un numero di telefono che può essere quello dei carabinieri o anche quello di un vicino, o del figlio o di un parente, pronto ad intervenire.
Ha spiegato anche che ladri e truffatori sanno benissimo che furto e truffa hanno determinate conseguenze penali, ma che se puntano un coltello o una pistola verso una loro vittima, l’accusa sarà di rapina e le conseguenze sono immensamente più gravi, quindi stanno molto attenti a non esagerare e a non fare del male alle possibili vittime.
E’ poi passato alle raccomandazioni, ricordando che i carabinieri sono al servizio della popolazione, che esiste il numero unico 112 per l’emergenza (di cui avevamo parlato anche sul nostro blog nell’articolo: Where Are U? App per smartphone che salva la vita) e che la stazione dei carabinieri di Corbetta risponde direttamente dalle 8 alle 22 , mentre le chiamate che giungono dopo le 22 e fino alle 8 del mattino allo stesso numero della caserma, sono reindirizzate automaticamente sul telefono del comando di compagnia di Abbiategrasso che è aperto tutta notte.
Infine, prima di rispondere alle domande dei presenti, il maresciallo ha suggerito di costruire una rete, una collaborazione fra cittadini e forze dell’ordine, creando un dialogo continuo con segnalazioni tempestive, corredate da fotografie e dai numeri di targa delle automobili sospette. Congiu ha chiesto di fare in modo che la segnalazione arrivi subito con la descrizione del soggetto. “Ogni telefonata è bene accetta. “Comunicare con la popolazione per i carabinieri è importante” ha detto. Quando si è parlato di presenza dei carabinieri in paese, non ha detto che sono in pochi come invece spesso ci sentiamo ripetere, ma ha specificato dei concetti importantissimi dal punto di vista democratico. “Non è possibile militarizzare il Comune e non è nemmeno giusto farlo. Siamo lì per i cittadini, ma dovete aiutarci.”
Il sindaco Venegoni e il controllo di vicinato
I due interventi del sindaco Venegoni meritano di essere riportati perchè hanno messo in luce un aspetto del problema sicurezza di Ossona e sono la storia di un repentino cambio di idee che, se avrà seguito e se non è stato solo contingente alla imbarazzante situazione creatasi, potrà essere un bene per Ossona.
Marino Venegoni ha preso la parola all’inizio dell’incontro. Nel suo discorso ha detto che lui, come sindaco, faceva lo stesso lavoro del maresciallo dei carabinieri e che, come l’arma, era la faccia dello Stato davanti alla gente. Ha poi detto che c’è un problema sicurezza a Ossona, ma che la collaborazione con i cittadini non serve e che il controllo di vicinato è inutile se non pericoloso, perché ci sono già i carabinieri. Ha concluso dicendo: “Altrimenti cosa saremmo qua a fare?”
A parte il fatto che è preoccupante che un sindaco non si renda conto di essere stato votato e che è il rappresentate delegato dei cittadini e non il mandante dello Stato, sono certa che da queste due o tre frasi si capisce che il discorso fatto dal Maresciallo Congiu, anche se non è mai andato contro le parole del sindaco e non ha mai nominato né il comitato Ossona Sicura né il loro lavoro di controllo di vicinato, è di segno completamente opposto a quanto detto dal sindaco stesso.
Ad andare contro il sindaco, in modo plateale, ci ha pensato l’assessore Pierluigi Gussoni che, alla fine del discorso del maresciallo, ha preso la parola ricordando che bisogna tornare alla vita dei cortili, quando ci si dava una mano l’un l’altro, “anche se oggi è difficile, bisogna darsi una mano e fare controllo del vicinato”. Il maresciallo ha riposto chiedendo di fare gruppo. Il sindaco in quel momento si teneva la testa fra le mani.
Era appena stato sconfessato dal suo assessore; credo bene che fosse preoccupato e fosse concentrato sul tentativo di riprendere in mano la situazione. Alla fine delle domande e risposte, il sindaco ha chiesto nuovamente la parola. Si è in qualche modo attaccato all’idea che chi compie tentativi di truffa usa la sua abilità psicologica per trarre in inganno gli anziani, e ha detto che “Bisogna fare il controllo di vicinato”.
Perfetto, io ammiro chi sa riconoscere quando sbaglia e rimediare ai propri errori. E’ segno di intelligenza, se non è solo un modo per uscire dai pasticci. C’è il comitato Ossona Sicura che non attende altro che il riconoscimento e la collaborazione con Amministrazione Comunale, Polizia Locale e Carabinieri. A quando l’accordo?
La lista delle buone raccomandazioni contro tentativi di truffa e furti
A fine incontro il maresciallo Congiu ha fatto una lista di raccomandazioni utili a evitare di subire troppi danni in caso di tentativi di truffa o di furto. Ha chiarito che chi deve fare dei lavori, ad esempio sulla rete idrica o su quella elettrica, i carabinieri, i vigili e le altre forze dell’ordine, non si presentano all’improvviso all’uscio di casa e non chiedono soldi.
Il gesto di mettere la borsa sotto il sedile in macchina, prima di scendere serve al ladro per individuare la vittima; la borsa a tracolla non deve mai essere tenuta verso strada, ma verso il muro lungo il quale si cammina; non si deve mai mettere la borsa nel cestino della bicicletta, tanto meno allacciandola al manubrio, perchè in caso di scippo, si portano via la borsa ugualmente, ma fanno anche cadere. Per evitare che, durante un furto in abitazione, i ladri si portino via tutto, non tenere tutti i propri beni nello stesso posto. Molte persone hanno l’abitudine di tenere tutto in cassaforte ed è un male.
In un furto la prima stanza che il ladri mettono a soqquadro è la camera da letto, specialmente i cassetti. Quindi è meglio diversificare i luoghi dove si nascondono i preziosi. Non tenere pin e bancomat insieme. Se in un furto c’è associazione tra pin e prelievo con il bancomat, la posta non risarcisce nemmeno se si è tratta di una truffa.
Se si hanno le porte blindate, non lasciare mai le chiavi lunghe inserite nella serratura. Diventa facile farle girare dall’esterno con l’aiuto di una pinzetta. La porta basculate del garage può essere facilmente aperta dall’esterno, facendo un buco vicino alla serratura e aprendole dall’interno con un gancio. Lo stesso può essere fatto con le finestre di legno. Un buon deterrente è l’antifurto, che può essere collegato direttamente e gratuitamente con il 112, facendo domanda alla caserma di Corbetta, e le inferriate sono dei deterrenti.
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