Ma Magenta a che punto è? Se ne discute in Casa Giacobbe
Magenta – La Lega Nord ha organizzato per mercoledì 18 novembre alle 21, in casa Giacobbe, una riunione, aperta a tutti i cittadini e anche alle altre forze politiche e sociali che operano nella città e che non si riconoscono nelle azioni dell’amministrazione Invernizzi. Lo scopo? Cominciare a pensare al futuro amministrativo della città.
“Vediamo cosa c’è davvero e che cosa si può fare” sembrano dire i leghisti magentini, chiamando a raccolta i cittadini e le associazioni che si lamentano della politica e dell’attuale amministrazione comunale. Gli argomenti da affrontare sono molti, secondo quello che ci dicono. Gli invitati speciali alla riunione in sala Giacobbe sono quelle persone che vedono una Magenta soffocata dalle tasse, scolorita e spenta, e quelle ormai sconsolate che credono che non si possa cambiare nulla.
A questo pensatoio, perchè di questo si tratta, si potranno cercare insieme soluzioni, proposte e progetti da sottoporre a chi è insofferente alla politica, e non la vede più come l’amministrazione dei beni comuni, a chi è indignato a causa della poca attenzione anche alle piccole questioni della gestione dei servizi, ma anche a chi sente più forte il grave problema dell’insicurezza sociale, dovuta ai tanti furti e alla sensazione che la delinquenza sia tollerata.
Tante tematiche raccolte in una serata, che saranno il punto di partenza per un progetto condiviso e mirato a ridare vita alla città.
Lo slogan della serata è “Riprendiamoci Magenta”.
“In tre anni, cosa ha portato questa Amministrazione?” chiedono ancora dalla lega nord. Per i cittadini potrebbe essere anche il momento per dire se c’è qualcosa che si vuol salvare, se hanno trovato qualcosa di buono nella giunta Invernizzi, oltre a quello di sottolineare le scelte sbagliate, l’errata interpretazione degli eventi, le opportunità mancate e le occasioni sprecate. La lega nord ha comunque un lungo elenco di “cose che non vanno”, e di soluzioni da proporre, magari a cominciare dai rapporti con i cittadini e del caso della gestione dei profughi della Vincenziana.
Sarà anche, probabilmente, il momento per ricordarsi della tubercolosi, dei clandestini spariti, dei tumulti, e anche, perchè no? Dei certificati di agibilità non ancora mostrati ai cittadini che li hanno richiesti come ci ha raccontato Sabrina Spirolazzi.
In questo incontro dovrebbe essere elaborato un manifesto di idee, una bozza di programma, un lista della spesa e dei desideri che divenga presto il progetto comune di chi desidera una rinascita della Magenta fulcro e riferimento del territorio circostante.
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