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Busto Arsizio (Varese) – Chiude il termovalorizzatore di rifiuti Accam di Busto Arsizio, che tanto faceva discutere anche nella zona dell’Altomilanese. Infatti la struttura, obsoleta, era sul confine fra la province di Milano e Varese. Il vicepresidente del consiglio di regione Lombardia, Fabrizio Cecchetti, ha commentato la notizia con soddisfazione.
La spazzatura non differenziata crea gravi problemi di incenerimento, nei termovalorizzatori, perchè contiene una frazione umida molto alta che, bruciando, abbassa le temperature, favorendo l’emissione di diossina.
Fabrizio Cecchetti ha continuato facendo presente che “La scelta segue perfettamente l’indirizzo dato lo scorso anno dal Consiglio Regionale che prevedeva la dismissione degli impianti più obsoleti, cioè quelli meno performanti dal punto di vista ambientale e dei costi. Questa è la dimostrazione che la Lombardia, diversamente da quanto fatto da altri, anche sul tema rifiuti ha sempre lavorato in maniera eccellente.” Il vicepresidente non manca quindi di ricordare che, per colpa di Renzi, la regione Lombardia è costretta farsi carico dei costi di smaltimento dei rifiuti di altre regione italiane.
“Ricordo che a causa del decreto “sbocca Italia” voluto dal Premier Renzi potranno essere smaltiti nei nostri termovalorizzatori anche i rifiuti provenienti da altre Regioni”sottolinea infatti Cecchetti. Un altro ottimo punto delle scelte di chiusura Accam è la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti che è stata inserita nel documento di indirizzo del CDA. “In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando è fondamentale non perdere neanche un posto di lavoro”.
Articolo aggiornato il 09/06/2016 08:22