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Lombardia – Questa mattina alle 10.00 il Consiglio della regione Lombardia ha respinto la mozione presentata dal PD, Partito Democratico, e sostenuta dal movimento 5 stelle che chiedeva alla maggioranza dei consiglieri di togliere la fiducia al Presidente Roberto Maroni e al Governo Lombardo, per tornare al voto. Roberto Maroni ha commentato su Twitter e su Facebook: “Grazie alla mia maggioranza in @LombardiaOnLine per la fiducia che oggi compattamente mi ha riconfermato.”
Difatti negli ultimi giorni, prima ancora che fosse ufficializzata la mozione presentata, Roberto Maroni aveva incontrato i segretari dei partiti che compongono la maggioranza e i capigruppo, assicurandosi la continuazione della legislatura. Da quello che è successo non si può evitare di riconoscere una manovra di tipo politico che è partita sicuramente con una fuga di informazioni dal tribunale, che sono state montate ad arte con un crescendo di articoli dei quotidiani online cartaceo cercando di portare a all’esasperazione le vittime dello “sputtanamento”, a cui in genere, secondo una ormai ben conosciuta strategia mediatica, seguono delle dimissioni e spesso la rinuncia. Questa volta non è andata così. Le vittime hanno resistito benissimo allo sputtanamento, non si sono dimesse, sono state difese, la maggioranza si è ricompattata e il Pd si è attapirato.
Sul sito della Lega nord hanno commentato il voto di questa mattina in Regione Lombardia con una certa ironia: “Lombardia, bocciata la mozione di sfiducia a Maroni. La Sinistra si deve arrendere al fatto che, per governare la Lombardia, prima dovrà vincere le elezioni.” Il riferimento è naturalmente è al ruolo di Matteo Renzi che governa pur non essendo stato votato.
Articolo aggiornato il 22/10/2015 20:32