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Ossona – La processionaria Infatria, la gatta pelosa, ha attaccato due gelsi in paese e poi ha iniziato a migrare con le sue processioni di bruchi. Quello che era un piccolo inconveniente facilmente risolvibile è, così, diventato un problema serio e rischia di essere, alla prossima primavera, un vero disastro. La natura, se non curata, si prende i suoi spazi e dilaga. Alla fine, qualcosa viene fatto, ma non senza gravi problemi. I cittadini però sono molto arrabbiati. Quanta fatica per ottenere l’intervento del Comune e come li hanno trattati male!
Il Gelso di via Padre Pio si è così rinfestato e settimana scorsa i bruchi, dopo aver minato la chioma del Gelso, hanno cominciato a migrare, con le loro caratteristiche processioni, alla ricerca di un luogo dove compiere la metamorfosi e passare l’inverno. Quale luogo migliore per svernare dei caldi e confortevoli appartamenti dei dintorni, muniti anche di piante ornamentali?
La stessa cosa è successa ad un gelso in via Cervino. Questo gelso, spontaneo e incespugliato, cresciuto ai lati della strada, si è infestato circa una settimana fa.
I bruchi apparivano di grosse dimensioni, in procinto di compiere la trasformazione, ma, nonostante fosse stato avvisato più volte questa settimana, il Comune non ha preso nessuna iniziativa per la disinfestazione della due piante. Anzi, la chiara sensazione che hanno ricevuto i cittadini è stata quella di essere considerati degli scocciatori perchè richiedevano la sanificazione delle piante.
Il comitato Ossona Sicura, come al solito, da volontari, e di propria iniziativa, si è fatto carico di avvisare i cittadini di non portare animali e bambini a passeggiare nei due luoghi infestati e si è informato presso la ASL e presso l’Ersaf (Ente regionale servizio agricoltura e foreste) per conoscere le procedure di intervento alternative al Comune, dal momento che questo non rispondeva al legittimo bisogno dei cittadini. Intanto, chi subiva il disagio continuava a richiedere l’intervento del Comune di Ossona, ma ha dovuto subire anche il cattivo trattamento e il menefreghismo dei dipendneti comunali, e se ne è lamentato sul gruppo Facebook Sei di Ossona se… Ed è proprio qui che è intervenuto il consigliere d’opposizione Sergio Garavaglia, che ha chiamato, come si può pubblicamente leggere su Facebook, la polizia forestale e si è personalmente recato in Comune a pretendere la disinfestazione delle piante. Dopo questo, il pomeriggio di lunedì 5 ottobre, finalmente, è uscito un gruppo dei dipendenti comunali a disinfettare gli alberi. Sergio Garavaglia si è recato sul posto durante la disinfestazione e ha seguito i lavori passo passo sia in via Padre Pio sia in via Cervino.
Purtroppo il tempo perso ad aspettare ha reso difficile la debellazione completa degli animali. In via Padre Pio, alcuni animaletti erano ancora vivi e si arrampicavano sui muri delle case, e in via Cervino questa mattina l’amara sorpresa: le processionarie Infantria avevano invaso sia il prato sia i giardini delle palazzine vicine.
Gli abitanti della zona hanno nuovamente chiamato in Comune. La risposta è stata scandalosa. “Abbiamo sentito chiaramente la signorina al telefono chiamare un collega dicendo – vieni, al telefono c’è quello che rompe per il gelso in via Cervino- e poi ancora altre frasi irriguardose e scocciate da parte degli impiegati del comune che hanno davvero fatto arrabbiare i cittadini. “Quando paghiamo le tasse le vogliono subito. Se chiediamo qualcosa di normale, invece, siamo degli scocciatori!” hanno detto, e scritto, riferendo diversi episodi di maleducazione da parte di impiegati e addetti.
E’ abbastanza chiaro che la vicenda delle processionarie, che si poteva risolvere senza problemi con una campagna di disinfestazione generale a primavera, prima che comparissero le farfalle o appena comparse, diventerà un caso politico piuttosto importante per gli equilibri politici del paese. Certe volte chi si crede imbattibile, scivola sulle bucce di banana, come quella di non fare le disinfestazioni. Come si dice spesso “chi vivrà vedrà”, Il prossimo consiglio comunale si preannuncia molto caldo.
Intanto, questa mattina hanno segnalato un altro albero infestato dall’infantria, sempre nelle zona delle traverse di sinistra di via Vittorio Veneto, in via Monte Bianco, su un gelso a lato del canale secondario del Villoresi. Ed è già ricominciata l’attivazione dei cittadini per ottenerne “faticosamente” la disinfestazione. “Ma è mai possibile dover lottare così per ottenere una cosa che dovrebbe essere normale e rchiedere al massimo una telefonata di segnalazione?” ha detto una residente, in lacrime ” mi ha fatto davvero molto male scoprire di essere lasciata sola così, dal mio Comune, e trattata in questo modo”.
Articolo aggiornato il 15/10/2015 12:49