Finita l’esperienza di centro sinistra, Invernizzi dia le dimissioni
Magenta – Dopo l’abbandono polemico del consiglio comunale e della giunta da parte di Rifondazione comunista si attendevano le reazioni politiche degli altri partiti. La Lega nord prima degli altri ha chiesto, tramite il consigliere comunale Simone Gelli, le dimissioni del sindaco e il ritorno al voto.
Facendo i conti in tasca all’amministrazione Invernizzi i leghisti di Magenta sottolineano che, dopo la perdita dell’ultima compagine l’amministrazione non può più dirsi rappresentante della maggioranza dei cittadini di Magenta. Una maggioranza che vinse di soli 352 voti al ballottaggio, di cui, dati alla mano, 594 del primo turno appartenevano indicativamente a Sel e Rifondazione.
“Dopo le dimissioni del Presidente Petrone e della consigliera Monolo, stimati per capacità e voci fuori dal coro, oggi registriamo anche l’uscita dalle fila della maggioranza del Consigliere Vulcano e quindi anche dell’Assessore Garegnani in quota Rifondazione Comunista. Al di là delle motivazioni, condivisibili o meno, ciò che traspare è la completa disgregazione ed inconcludenza “dell’armata brancaleone” che si affacciò alle comunali del 2012. A poco a poco tutti i pezzi che vinsero, cuciti insieme, hanno subito un processo di disgregazione” dice la Lega Nord di Magenta, sostenuta nelle sue dichiarazioni dal segretario della sezione, Stefania Bonfiglio, che aggiunge: “Ad oggi, ci chiediamo, se vi sia ancora una effettiva maggioranza di cittadini che credono nell’operato dell’amministrazione Invernizzi. Questa amministrazione più volte si è dimostrata inconcludente ed inconsistente su molte questioni: dalla gestione del bilancio comunale, alla partita di Expo passando per la vicenda ATS e le politiche del lavoro di cui avremmo chiesto conto all’ormai ex Assessore Garegnani nel prossimo consiglio comunale.”
Sulla stessa linea anche il capogruppo in consiglio comunale, Simone Gelli, che ha commentato a sua volta l’uscita della sinistra magentina. “Il vantaggio “democratico” dell’amministrazione Invernizzi” di fatto è mancato. Ora chiediamo le dimissioni in onore dei principi democratici tanto decantati dalla maggioranza. Prendano atto di avere fallito su tutta la linea e si rimettano al voto dei propri cittadini che di certo sapranno dare conto di questi quasi quattro anni di amministrazione Razzano/Invernizzi.”
“ Infine” fa notare ancora Simone Gelli, con grande senso pratico e un occhio volto al bilancio comunale .“speriamo che il Sindaco non voglia rimpiazzare l’assessore dimissionario; di fatto apprezzeremmo che i mille euro, risparmiati con le dimissioni dell’assessore Garegnani, vengano impiegati per assistere le famiglie magentine in difficoltà.”
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