Terroristi islamici hackerano il sito dell’aeroporto umbro
Circa sei ore fa, nel giorno di San Francesco, patrono d’Italia e giorno dell’onomastico del Papa, degli hacker appartenenti alla sigla terroristica islamica Tunisian Fallaga team hanno bloccato il sito internet dell’aeroporto umbro di Sant’Egidio, a Perugia. Scegliere uno degli aeroporti dei luoghi natii di San Fracesco non sembra casuale.
In questo momento l’unica cosa che è possibile vedere sulla home page di airport.umbria.it è la scritta “sito in manutenzione”, con una generica fotografia dell’aeroporto presa dall’alto, ma per circa un’ora la home page è stata sostituita con un farneticante messaggio islamista, in cui si accusava tutto il mondo e tutte le religioni di voler uccidere gli islamici.
Attualmente è impossibile accedere ai servizi online dell’aeroporto di Perugia e alle informazioni sui voli. I tecnici informatici dell’aeroporto sono però al lavoro per controllare che i terroristici non abbiano toccato altre parti del sito internet e dei servizi online e per ripristinare la home page.
Il messaggio lanciato è molto allarmante, aldilà delle capacità tecniche utilizzate per sostituire la home page del sito internet, che sono abbastanza comuni, perchè organizzato nel giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’italia e Santo scelto dal Papa come guida per il suo pontificato.
L’allarme è scattato dopo che, alle 8. 30 di questa mattina, un cliente che stava cercando di consultare il sito internet dell’aeroporto si è trovato davanti la schermata nera con il simbolo utilizzato dai terroristi. Mentre la polizia postale dell’Umbria sta indagando per risalire agli hacker, la Digos e la questura di Perugia stanno conducendo le indagini sul territorio, e agenti delle forze dell’ordine hanno posto sotto stretta sorveglianza tutto l’aeroporto e i dintorni.
Perugia non è nuova a scempiaggini simili. Lo scorso luglio sono stati scoperti 14 minorenni e un quarantenne accusati di aver hackerato parecchi siti istituzionali e privati, fra cui il sito del Ministero della Difesa e quello di una scuola di Scandicci. Il nome dell’operazione delle forze dell’ordine che ha condotto all’identificazione degli hacker era “New generation”.
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