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Una nuova Stonehenge in Inghilterra

E’ stata ritrovata una nuova Stonehenge in Inghilterra, a  Durrington Walls, Si tratta di circa un centinaio di monoliti, le grandi pietre rettangolari che i nostri antenati utilizzano per costruire architravi e strutture religiose, seppelliti a circa un metro di profondità non lontano dal famoso tempio neolitico. Hanno una formazione a C e soo posizionate a ridosso di quello che era un tempo un fossato di gesso, come se fosse una grande arena. Una trentina di queste grandi pietre è alto anche 4 metri.

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Una nuova Stonehenge in InghilterraGli archeologi inglesi, dopo cinque anni di ricerche effettuate  con apparecchiature elettroniche e georadar  sono riusciti a ricostruire al computer la mappa di un vero e proprio viaggio in una “stonehenge sotterranea”. La struttura architettonica appena scoperta sarebbe quanto rimane di un tempio, o comunque un edificio utilizzato per scopi religiosi, risalirebbe a più di 4500 anni fa.  la straordinarietà della scoperta è che questi nuovi  grandi menhir  e dolmen sotterranei sembrano circondare il sito di uno dei più grandi insediamenti neolitici conosciuti in Europa, ha raccontato l’archeologo inglese Nick Snashall.

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I più si chiedono come mai quelle pietre in quelle posizioni sono così importanti e perchè le si ritiene una scoperta importantissima, tale da portare a riscrivere la storia dell’intera zona di Stonehenge e da influenzare le teorie che riguardano gli altri siti archeologici europei. Tra i 4500 e i 6mila anni, fa l’Europa era abitata da civiltà protoceltiche, i nostri antenati, di cui cominciamo a sapere qualcosa solo ora che disponiamo di attrezzature tecnologicamente avanzate. L’uomo della pietra, il neolitico, costruiva le sue abitazioni con il legno, e usava la pietra per le costruzioni maggiori, come i templi e gli osservatori astronomici; scriveva sulla corteccia degli alberi e incideva disegni religiosi sulla pietra. Purtroppo il legno, come la corteccia d’albero, non si conserva a lungo e a noi sono arrivate solo le strutture in pietra degli edifici costruiti da quello che chiamavamo “l’uomo delle caverne”  e che solo negli ultimi decenni si è scoperto essere tecnologicamente avanzato, anche se non conosceva l’elettricità.

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La scoperta di questa nuova Stonehenge amplia la conoscenza delle metodologie e delle capacità di costruzione delle civiltà inglesi, ma da un grande spunto per le ricerche sulla storia delle altre comunità neolitiche europee.Anche in Italia abbiamo siti archeologici neolitici di grande importanza, che dimostrano come in realtà l’uomo del neolitico fosse molto più civilizzato e tecnologicamente avanzato di quanto si crede, e che disponesse della scrittura, Uno di questi è la collina di Naquane, in Valcamonica, dove il popolo dei camuni viveva ( e vive ancora) sino dalla preistoria.

 

 

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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