Matteo Salvini e la Lega Nord a Cittadella: liberi di scegliere
La Lega Nord, sindaci, assessori e militanti con Roberto Maroni e Luca Zaia e, ovviamente Il loro segretario Matteo Salvini. Nonostante le previsioni meteorologiche fossero impietose, con due allarmi meteo in Lombardia e in Liguria, e lo sciopero dei treni, la festa dei popoli organizzata come sempre a metà settembre a Cittadella, in provincia di Padova, per l’ anniversario della dichiarazione di indipendenza della Padania e della lunga catena umana lungo le sponde del Po del 15 settembre 1996, si è svolta come sempre e come sempre ha visto la paartecipazione di un mare di folla. Lo slogan, quest’anno, era “liberi di scegliere”.
Tanti i punti toccati, dalla scuola all’immigrazione, dalle proposte alle critiche. “Il problema dei Rom e degli immigrati clandestini si risolve in un mese” ha detto Matteo Salvini dal palco spiegando la sua ricetta per dare una soluzione all’immigrazione clandestina, cioè mettere in atto una serie di accordi internazionali, anche commerciali, che creino lavoro negli stati africani e creino le condizioni per avere una società a livello di quella europea anche in Africa. “Il 23 settembre sarò in Nigeria, insieme ad un gruppo di imprenditori” ha continuati.
Il viaggio di Matteo Salvini in Africa è stato programmato da qualche tempo e servirà a creare con il governo nigeriano quei contatti che permetteranno di riempire di proposte e concretezza lo slogan aiutiamoli a casa loro.
Matteo Salvini ha poi toccato un altro problema che affligge la nostra civiltà. La fuga dei cervelli. Tanti giovani, bravi e intelligenti che cercano lavoro all’estero per avere uno stipendio decente. “Se perdiamo i nostri giovani acquistiamo i Balotelli e non andiamo da nessuna parte” ha detto ricollegandosi, con una battuta ironica, alle vicende calcistiche. Poi sempre dal palco ha lanciato la prima delle iniziative delle tre giornate di liberazione nazionale, così le ha definite Salvini, dell’6, 7 e 8 novembre prossimi. L’annuncio ha riguardato il momento finale delle tre giornate: l’8 novembre vi sarà una grande manifestazione a Bologna. La libertà di scelta rimane quindi il primo pensiero e valore che il popolo leghista si propone di raggiungere, come nel settembre del 1996.
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