Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Anche se la fiera di San Bartolomeo è stata un po’ sfortunata quest’anno, possiamo stabilire che la casseoula del Guinness dei primati ha decisamente vinto la battaglia politica contro la cipolla rossa. Durante la fiera ha piovuto quasi tutto il giorno. La gente però non ha rinunciato, specie durante le brevi schiarite, alla tradizionale passeggiata fra le bancarelle sistemate lungo le vie Padre Giuliani e Patrioti, laterali a piazza Litta. Si può comunque considerare un successo: non c’è stato il solito suk.
Quest’anno non ci si può lamentare. La fiera di San Bartolomeo non è diventata un suk, come invece era successo gli anni scorsi. Il rapporto numerico fra le bancarelle degli extracomunitari che vendono ciarpame e i negozianti italiani era quello giusto. Sulla cinquantina di bancarelle presenti solo due o tre erano gestite da stranieri e comunque erano bancarelle normali. Lo si può constatare anche dal video youtube che abbiamo postato.
Non vi erano venditori di borsette contraffatte, abiti cinesi, burka, narghilè, tappeti o mercanzie recuperate dalle discariche. Si è ancora lontani dalla realizzazione della fiera del commercio locale, e anche da quella di fiera del bestiame, ma alcune bancarelle davvero molto interessanti fanno ben sperare. Strana, però, la reazione degli ossonesi. Quando facevo notare l’assenza dei soliti tappetini ambulanti, più di una volta mi hanno risposto: “E’ perchè piove.” Come se la presenza di sole bancarelle italiane fosse stata una condizione imposta dal cattivo tempo e non una scelta oculata dell’amministrazione comunale.
Tutti i bar e tutti i negozi di alimentari del paese hanno preparato la famosa casseoula d’agosto, che ricorda che Ossona detiene il record del Guiness dei primati per aver preparato, nel 2002, la casseoula più grande del mondo nella pentola più grande del mondo.
A questo proposito, i miei complimenti vanno a Marinella e a Lella, del bar Colombo in piazza Litta, che ieri hanno preparato la casseoula da asporto che ho mangiato io. Ottima, morbida, ben amalgamata, ricca di sapore, di verze e di cotiche morbidissime.
Completava il tutto anche il famosissimo verzino. Sono certa che anche gli altri bar, ristoranti e negozi di Ossona hanno fatto magnifiche casseoule, anche la proloco l’ha fatta, ma quest’anno il mio ringraziamento va a queste due ottime cuoche.
Sottotono, invece, il commercio delle cipolle. Le proponeva solo la bancarella del centro anziani Ossona Insieme. Le cipolle sono un’ottima cosa, buonissime e tradizionali, ma a quanto pare non attecchiscono e non invogliano tanto quanto la casseoula.
Ossona è un paese strano e la battaglia politica fra i due gruppi del paese ha preso anche quest’aspetto culinario. La casseoula d’agosto è al centro di molte polemiche, da parecchi anni, perchè organizzata dall’allora sindaco Sergio Garavaglia che era riuscito a vincere il Guiness dei primati. C’era chi, come vendetta politica contro di lui, proponeva, assurdamente, di bucare il fondo del pentolone.
La sagra della cipolla rossa a San Bartolomeo è stata promossa dalla locale pro loco “Morus Nigra” nel tentativo di contrastare il successo della casseoula del Guiness, nell’ambito dei soliti contrasti ossonesi. La giustificazione è una ricerca storica che stabilisce che a San Bartolomeo la fiera si faceva con le cose povere come appunto erano le cipolle. Poveri per poveri, però, gli ossonesi, a San Bartolomeo, preferiscono continuare a mangiare il sublime e antislamico connubio di cotenne, costine, piedino, musino e verzino di maiale con le verze, condito da bicchierate di barbera e bonarda, piuttosto che dedicarsi alla vegetariana, e politically correct suo malgrado, cipolla.
Nessuno, ma proprio nessuno, può contestare che, oggi più che mai, la casseoula ha vinto la battaglia politica contro la cipolla e, piaccia o non piaccia alla pro loco Morus Nigra, Ossona è e rimarrà il paese del Guiness dei primati della Casseoula più grande del Mondo, ottenuto da Sergio Garavaglia. Avrebbe sicuramente più valore e sarebbe più intelligente, da parte della proloco, lasciare le cipolle ai deliziosi soffritti, alle zuppe e alle altre leccornie e arrendersi a questo dato di fatto e, invece di combatterlo, dedicarsi a promuoverlo, pensando che se Ossona diventasse un centro conosciuto per la casseoula, sicuramente vi sarebbero più vantaggi per l’economia che se la promozione riguardasse le cipolle.
In ogni caso, cipolla rossa o casseoula, pioggia o sole, la fiera di San Bartolomeo è stata un successo, tanta gente, come al solito, è tornata dalle ferie appositamente per parteciparvi e la pioggia non è riuscita a rovinare questa tradizionalissima festa padana.
Articolo aggiornato il 07/08/2023 22:56