Lo scorso 3 agosto, a Turbigo è stata ritrovato un ordigno bellico, una bomba da aereo, che ad un primo esame sembrava essere il residuo di un bombardamento americano del ponte del Ticino. Pare invece si tratti di una bomba tedesca. Come sarà mia arrivata a Turbigo? E’ un mistero. La bomba non è stata rimossa ma lasciata in loco e messa in sicurezza .
In un primo momento si pensava che la bomba sarebbe stata rimossa e fatta brillare lontano dal Ticino, ma le grandi dimensioni della bomba e la presenza di esplosivo ancora potenzialmente pericoloso, nonostante il lungo periodo in acqua, ha fatto in modo che gli artificieri preferissero mettere la bomba in sicurezza sul posto, ponendola in una fonda buca protetta. Le curiosità sul ritrovamento dell’ordigno però crescono di ora in ora, specialmente riguardo alla sua provenienza. Il ponte sul Ticino di Turbigo fu bombardato dagli alleati e quindi sarebbe normale se l’ordigno inesploso fosse americano o inglese, ma se davvero, come sembrerebbe, è tedesco, come è arrivato nel Ticino? I bombardamenti subiti la Lombardia e Piemonte sono stati quelli inglesi e americani, e anche a monte del fiume, in Svizzera, che durante quella guerra era neutrale, non vi sono stati bombardamenti, perlomeno nei documenti di storia non ce n’è traccia. Potrebbe essere successo che un bombardiere tedesco si sia trovato in difficoltà mentre stava sorvolando la Lombardia per recarsi a effettuare bombardamenti verso sud, dopo lo sbarco di inglesi e americani sulle coste italiane. L’aereo potrebbe aver sganciato la bomba nel fiume, per non fare danni, magari prima di cadere o di fare un atterraggio di fortuna. Oppure qualcuno, negli anni passati, potrebbe aver pesato di liberarsi di un ordigno tedesco buttandolo nel fiume. Insomma, se davvero la bomba di Turbigo è tedesca, sarà una grande occasione per scrivere una nuova pagina di storia.
Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
Articolo aggiornato il 11/08/2015 02:35
Ilaria Maria PretiGiornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio