Risolviamo il problema esistenziale del Gibo
Ossona – Durante l’ultimo consiglio comunale il consigliere comunale Gilberto Rossi dei Verdi si è preso la parola, letteralmente, e ha cominciato ad inveire contro la Lega Nord, pretendendo la conferma da parte del sindaco di Incontro del fatto che io fossi stata espulsa dalla Lega Nord affermando, come aveva fatto anche in altre occasioni e sul suo profilo Facebook, che la mia espulsione gli era stata assicurata dall’assessore al Bilancio in Regione Lombardia Massimo Garavaglia, da cui l’aveva pretesa. Sull’aula è sceso il silenzio, imbarazzato ( da parte della maggioranza), colpevole (dell’assessore Porrati) e sconcertato ( dell’opposizione di Siamo Ossona).
Anche se l’istituzionalità della seduta rende il fatto politicamente rilevante, non si può fare a meno di scoppiare in una fragorosa risata. E’ chiaro ormai che il componente dei Verdi ossonesi ha un problema esistenziale legato alla mia appartenenza alla Lega nord che lo sta facendo impazzire. Anche se è una impresa titanica cercherò di chiarirgli le idee.
La performance di Gilberto Rossi è iniziata mentre ero fuori dall’aula del consiglio comunale, a causa di una telefonata. Da ciò che mi hanno raccontato, Gibo ha preso spunto dall’incontro pubblico sul referendum sull’autonomia della Regione Lombardia, organizzato dall’ amministrazione comunale e Lega nord, in ottemperanza alla delibera approvata, si è espresso contro il referendum e ha dichiarato inutile il voto democratico. Quando sono rientrata in aula stava urlando come un ossesso, lo si sentiva persino dal cortile. Capire e fare la sintesi delle parole di Gibo è impossibile e, soprattutto, è inutile, ma a qualcuno è venuto in mente di votare Cambiamo Ossona e di creare un altro problema a questo martoriato Comune e, quindi, devo far finta di prenderlo sul serio.
Il succo del suo folle intervento era che non capisce se la lega nord è all’interno o all’esterno dell’amministrazione. Ha poi ripetuto quanto ha scritto sul suo profilo Facebook lo scorso maggio e che riportiamo nell’immagine, e quello che ha ripetuto nello scorso consiglio comunale effettuato a porte chiuse al pubblico ( dal cortile si sentiva tutto ugualmente). Secondo lui, l’assessore di regione Lombardia, Massimo Garavaglia, non aveva niente di meglio da fare che assicurargli la mia espulsione dalla Lega Nord, chiedendo scusa, probabilmente in ginocchio, per il mio comportamento nei suoi confronti. Sono diventata troppo pigra e non ho querelato Gilberto Rossi. Lo farà Massimo Garavaglia, suppongo, per l’uso che Gilberto Rossi continua a fare del suo nome. Io preferisco donare al mio prossimo delle occasioni di allegria e di divertimento raccontando di quel che combina il “gibo”.
Lo sbugiardamento del Gibo
Nel continuo girare fra le feste della Lega Nord per Radio Padania Libera ho avuto l’occasione di fare molte fotografie. Sono bei ricordi e servono per promuovere Radio Padania Libera, ma ora vengono buone anche per sbugiardare Gilberto Rossi. Dopo due anni di telenovela sull’espulsione ero certa che tutti avessero capito che ho tutt’ora la tessera della Lega nord (quindicesimo rinnovo) e che nessuno mi ha espulso: non avevo, però, considerato le capacità intellettuali di Gilberto Rossi. Quindi lo ripeto per lui. L’unico che può espellere un vecchio militante come me è il segretario federale. In questo momento è il segretario federale è Matteo Salvini.
Qui nella fotografia siamo al banchetto di Radio Padania libera alla festa della Lega Nord di Bulgarograsso, qualche giorno fa. Guardando la foto, non penso che mi abbia espulso. Magari è solo una mia impressione ma direi proprio di no. Ne approfitto per ricordare i nomi dei miei colleghi a Radio Padania libera. Leo Siegel, Roberto Maggi, e Orietta. Ne ri-approfitto per farvi notare che il libro che si trova nelle mani di Matteo Salvini è il libro Radio Padania libera: la vostra voce, di cui sono direttore artistico. Se volete, ne ho ancora delle copie. Posso autografarvele.
Gilberto Rossi si sarà convinto oppure avrà ancora queste strane allucinazioni in cui l’assessore Massimo Garavaglia si scusa con lui e gli porta la mia testa su un vassoio d’argento, in cambio della sua benevolenza? Non lo so, però posso rincarare la dose con un’altra fotografia, scattata alla festa della Lega nord di Barzago, Lecco, lo scorso week end. Anche questa foto vien buona per sbugiardare il Gibo. Si, sono io sul palco con il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, che, incidentalmente, fa parte anche del consiglio federale e che saprebbe se sono espulsa, sospesa o altro. Da quel palco ho anche parlato di Radio Padania e di Lega Nord. Direi che il parlare da Radio Padania Libera, avere collezioni di foto, parlare al microfono a fianco di grandi figure istituzionali della Lega Nord, non è esattamente ciò che fa un’espulsa, una sospesa, o chi non fa parte del Movimento, giusto?
Gilberto Rossi il castaiolo
Nel leggere le fanfaronate di Gilberto Rossi ci si accorge anche di un atteggiamento altamente castaiolo. Secondo il suo ragionamento una persona non esiste se non ha nemmeno un incarico politico regionale. Questo personaggio è stato appoggiato dai grillini! Complimenti! Per quel che mi riguarda, mi pare di riuscire a fare abbastanza per il mio paese, per realizzare i miei ideali, e per la Lega Nord anche senza particolari cariche istituzionali. Se per me non è un problema, perchè lo è per Gilberto Rossi?
Non posso negare che vi sia chi mi fa la guerra, ma generalmente si fa la guerra a qualcuno quando questo conta qualcosa e non se “non esiste”. Ma cosa interesserà mai al Rossi di quello che succede all’interno della lega nord e perchè è andato da Massimo Garavaglia a chiedere la mia espulsione? Per saperlo bisognerebbe entrare nel cervello del Gibo e io non lo faccio per gli stessi motivi per cui non entrerei in un buco nero e per cui non starei in mezzo ad una partita di tennis giocata fra due neuroni, che, casualmente, è lo stesso numero di zeri dopo la virgola che c’è nelle percentuali elettorali del partito di cui Gibo è dirigente.
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