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Palio annullato ma le fiammelle volano

Ossona –  Il palio della Bogia d’oro, fra le contrade di Co da chi e Co da là, che si è svolto domenica 26 luglio, è finito con uno 0 a 0 tecnico,  a causa della troppa adrenalina utilizzata dai concorrenti durante la gara. Dopo i primi giri del campo, ma anche durante la sfilata, a causa di un certo numero di irregolarità e della troppa competitività delle due contrade, i giudici hanno preferito annullare il palio e continuare con lo spettacolo musicale che invece ha avuto un gran bel successo. I Pastoons sono stati bravissimi e hanno salvato la serata.  Carinissime e romantiche anche le fiammelle nella notte, bellissime lucine che si sono alzate nel cielo.

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Palio annullato ma le fiammelle volanoIl palio della Bogia d’oro quest’anno non ha avuto un buon epilogo. I giovani competitori non sono stati all’altezza della situazione e hanno trasformato la gara fra le due contrade in una serie di irregolarità che hanno deluso molto i contradaioli seri. Alcuni dei personaggi scelti per gareggiare hanno utilizzato armi improprie ( vernice e olio) al posto dei gavettoni di acqua che si usano normalmente per lo spettacolo. I giovani non sono comunque mai arrivati alle mani, ma la sportività è mancata e la delusione di chi ama il rispetto delle regole e la competizione leale è stata molta. Il racconto si può leggere anche su facebook, scritto da chi ha partecipato al palio ed è quindi difficile indorare la pillola. Gli organizzatori ci tengono a sottolineare che la responsabilità è stata equamente distribuita fra Co da chi e Co da là. I problemi sono cominciati in piazza Litta quando il corteo è partito. Una della mamme che fanno parte del gruppo organizzativo, piuttosto arrabbiata, ha detto. “Quando siamo passati da  via 24 maggio, sotto la casa degli zingari, facevamo più casino di loro. Ci guardavano. Sembrava pensassero: va teh! Eppoi dicono che gli zingari siamo noi…”.

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Un peccato per quest’anno, ma una esperienza per il prossimo anno, quando il palio sarà organizzato nuovamente. Magari si può suggerire che durante l’anno il comportamento di chi vorrà partecipare al palio sia attentamente osservato. Anzi, io suggerirei di creare un codice d’onore per cui chi vuol partecipare al palio debba impegnarsi a mantenere un certo comportamento e a rispettare determinati valori per tutto l’anno, da palio a palio; e chi sgarra non partecipa: senza se e senza ma.

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Il resto della serata si è svolto però in modo ottimo. Ottima la cucina e fantastici i mescitori di birra. A questo proposito cito Fito, cioè Cristian, il cui modo di fare il suo dovere di birraiolo ha riscosso molta approvazione. Bravissimi gli organizzatori che si sono impegnati al massimo e ottima la musica che ha accompagnato la serata. Insomma, nonostante tutto, il voto al palio e all’organizzazione è un 10 + (foto di Lisa Ferrari)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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