Ossona – I preparativi per il Palio della Bogia d’oro e per la festa di San Cristoforo sono quasi finiti e i contradaioli quest’anno stanno dando il meglio. Domenica 26 luglio alle ore 20.30 partirà la sfilata dei carri per le vie del paese, Poi, nel cortile dell’Oratorio San Luigi, Co da Chì e Co da Là, i due capi del paese, diviso dalla Chiesa di san Bartolomeo in piazza Litta, si sfideranno nelle gare previste dal palio. Chi vincerà il Bogione, premio per il migliore “Co” dell’anno?
Il palio non è l’unica iniziativa della festa di San Cristoforo, magistralmente organizzata dal comitato festa di San Cristoforo, sotto la regia della Parrocchia, dedicata al Santo. Sono infatti previsti 5 concerti di alcune band locali che, come nel caso dei Pastoons, hanno raggiunto un discreto ambito di ascolto. Fra le iniziative, il saggio con festa finale dei bambini e dei ragazzi dell’oratorio feriale, e il saggio delle majorettes di Ossona. Anche il ristorante e il bar dell’oratorio per l’occasione hanno cambiato immagine e si presentano come ristorante e bar “San Louis under the stars”. Si tratta ovviamente di un modo smart, simpatico e coinvolgente di vivere la festa dedicata al santo patrono di Ossona, San Cristoforo, ma la festa non ha solo momenti ludici. Oltre al puro divertimento, alle sfide fra chi è il più bogione di Ossona, e ai giochi ci sarà anche il momento religioso, con la processione tradizionale, e un momento di riconoscimento. Infatti, i contradaioli hanno pensato ad organizzare anche un premio speciale per una delle associazioni del paese che si è particolarmente distinta nel corso dell’anno. Il premio, che è alla sua prima edizione, si chiamerà La Bogia D’oro, nome che deriva dal soprannome degli ossonesi, bogioni, come la bogia sopra il capanile di Ossona. La tradizione racconta che gli ossonesi abbiano voluto distinguersi dagli abitanti degli altri Comuni ingrandendo la bogia del campanile. Del significato della Bogiona d’oro avevamo già parlato nell’articolo Ossona, la Bogia d’oro dei Bogion del dicembre 2013. Dal questo continuo riferimento al carattere degli ossonesi, definiti testoni, testardi, cioè bogioni, sempre convinti di far la cosa giusta, anche quando vanno contro ogni altro parere, trova un riferimento anche il nome delle due contrade che si sfideranno questa domenica: Co da chi ( capo di qui) e Co da là ( capo di là). L’inventore del palio della Bogia d’oro fu Sergio Garavaglia che ci ha raccontato come è nata quella che è diventata per Ossona una tradizione.
“Il paese è diviso dalla chiesa di S. Bartolomeo del XII secolo. Infatti, via XI febbraio, via vecchie scuole Elementari e Marconi sono Co da chi. Il termine “co” non si riferisce a testa intesa come capo ma testa intesa come inizio. I contadini quando dovevano indicare l’altra parte della vigna o della terra, magari per aprire l’incastro per l’acqua dicevano: “va in co dala vigna e detv l’incastar. Ergo il co è l’altra parte.” Nel 1988, a S. Cristoforo, ci fu il primo palio, unii i quattro rioni oratoriani casina (verde), case nuove (rosso) bourgass (blu) e scanscioue (giallo) nati nel grest (l’oratorio feriale) del 1968 con Don Giampiero e chiesi ad alcuni anziani di allora una definizione. Due ragazzi del ’99 mi indicarono il termine “al co da chi” e “al co da là” ovvero, a seconda di chi parlava, qui o là. Un termine geografico, una ennesima indicazione pratica, contadina”.
Chissà, magari a forza di darci dentro, il premio della Bogia d’oro potrebbe trasformarsi da premio di paese a premio internazionale: mai porsi un limite e questo, noi bogioni di Ossona, lo sappiamo bene.
Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 21/07/2015 16:46