Fallimento Bertola. Chi si muove a Ossona tra ciulate e bugie?
Nel penultimo Consiglio comunale, quello in cui l’Amministrazione di Incontro è stata obbligata a inserire il fondo crediti di dubbia esigibilità, di durata trentennale, il sindaco Venegoni ha dato la colpa della mancata entrata delle Tasse della ex Bertola Central Docks alla banca, proprietaria degli immobili.
Ora però ci si accorge che gli immobili della ex Bertola sono all’asta giudiziaria con un prezzo base di 8. 500.000 euro e quindi, logicamente, rientrano nei conti del fallimento. Chi è che racconta bugie? Il sindaco, la banca o il curatore fallimentare? Tutti e tre? L’amministrazione di Incontro avrà già fatto un atto di prelazione, in quanto ente pubblico creditore, su quanto sarà incassato dall’asta giudiziaria per recuperare i soldi dovuti ad Ossona? Oppure aspetta la scadenza dei 10 anni, come è successo per la convenzione per gli ultimi oneri di urbanizzazione di Bertola? Si è scoperta la fine che legalmente dovranno fare i capannoni che sono stati costruiti con lo sportello unico per l’ampliamento delle attività produttive, quando non vi è mai stato prodotto nulla? Molte domande pericolose per un paese di soli 4mila abitanti. Talmente tante e talmente pericolose da chiedersi come Incontro, e Venegoni, continuino ad amministrare i beni pubblici.
Tra i punti del penultimo consiglio comunale di Ossona, quello in cui la Corte dei Conti ha obbligato l’amministrazione comunale a inserire nel bilancio il fondo trentennale per recuperare gli oltre 400 mila euro (sono quasi 500mila) di tasse non riscosse, ma inserite nei bilanci di previsione degli scorsi anni permettendo così di approvarli. Il sindaco Venegoni, che nella scorsa amministrazione era assessore al bilancio e quindi, si spera, a conoscenza della questione, nel giustificarla ha detto che la colpa delle mancate riscossioni era della banca che aveva concesso i mutui alla ormai ex Bertola. Secondo il sindaco Venegoni, la banca non aveva riconosciuto la proprietà dei capannoni fino alla fine del fallimento proprio per non addossarsi il pagamento delle relative tasse ( tasi, imu ecc ecc) sugli immobili. Dato che, si sa, le banche hanno una bruttissima reputazione, qualcuno ci ha creduto.
Oggi però su internet e sui giornali troviamo l’annuncio di un’asta giudiziaria, cioè conseguente ad un fallimento che riguarda 5 capannoni della ex Bertola a Ossona e un terreno a Piacenza. Ora, a meno che non siano fallite anche le banche (grossi istituti di credito italiano), pare chiaro che perlomeno i capannoni costruiti tra il 1973 ( Zucchi) e il 2000 rientrino nel conto patrimoniale del fallimento Bertola per una base d’asta di 8.5 milioni di euro e che, quindi, sono disponibili per il recupero delle tasse da parte del Comune di Ossona. La questione è chiara anche nella Relazione di Stima del capannone, pubblicato sul sito delle aste giudiziarie. Vi pubblico il link diretto in modo che possiate controllare la fonte della notizia e comprendiate il mio grandissimo dubbio sull’amministrazione comunale di Ossona. Sta tentando di recuperare i soldi degli Ossonesi che sono andati persi mentre il sindaco Venegoni era assessore al bilancio oppure no? E se non vuole recuperarli, che motivazioni ha? Le domande e i dubbi, a questo punto della situazione, sono assolutamente legittimi. Quello che ci si aspetta è chiarezza e risposte che siano soddisfacenti. Bertola Central Docks in liquidazione: relazione di stima del complesso industriale.
Interessante far notare che il caos è nato dal 2004 in poi, cioè dal momento in cui, salita in Comune l’amministrazione della lista di Incontro, sono stati concessi dei permessi di costruire che avevano portato, quando ero consigliere comunale capogruppo per la Lega Nord, ad una mia famosa lite, in consiglio comunale, con il capogruppo di Incontro, Ballon, che mi aveva strappato il microfono dalle mani mente parlavo e con l’assessore all’urbanistica Maurizio Savio, contro cui avevo presentato un esposto perchè aveva dichiarato ai giornali che perseguitavo l’azienda Bertola, nel mio continuo chiedere spiegazioni, specialmente sulla concessione dei 1500 metri quadri di spazio commerciale all’interno di capannoni che avrebbero dovuto essere esclusivamente industriali.
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Per chi non conosce Bertola sembra assurdo ma io sono abituato a questi cazzate. Loro pensano sempre di ingannare la gente per arricchire. Speriamo un giorno di prendre i nostri soldi abbiamo fatto un culo in ossona.
Ho appena cominciato.
Brava Tusa!