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Ossona è in disavanzo di bilancio per 487mila euro

Il primo punto del consiglio comunale di Ossona, che si è svolto mercoledì 10 alle 18 del pomeriggio riguardava il disavanzo di bilancio dell’amministrazione. Alle 18 e 10 non era ancora iniziato.

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Ossona è in disavanzo di bilancio per 400mila euroSolo i consiglieri di minoranza erano ai loro posti. La maggioranza era tutta in sala giunta a parte tre consiglieri. Due gli assenti. La porta con la sala giunta era socchiusa. Dalla sala del consiglio comunale, nei posti del pubblico li si sentiva discutere. I toni delle voci stizzite tenute forzatamente basse lasciavano trasparire tutto il nervosismo che animava i componenti della maggioranza e il sindaco. Poi entrano in sala consiglio. Le teste basse, che guardavano il pavimento. Non c’era traccia di un sorriso, neppure forzato. Duri e rigidi come pezzi di legno. Il motivo è il disavanzo di gestione al primo punto dell’ordine del giorno. il sindaco comunica che il consiglio comunale deve prendere atto della costituzione di un fondo per i crediti di dubbia esigibilità, che avrà una durata trentennale e che inciderà ogni anno per almeno 13 mila euro. La presa d’atto suona molto come un obbligo imposto dalla corte dei conti. Il disavanzo del comune è di più di 487 mila euro. Una parte sarà coperta con l’avanzo di bilancio di quest’anno. Rimangono a disavanzo di bilancio 367. 381,76 euro.

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Ma come si è arrivati a un disavanzo di bilancio di simili proporzioni?

La colpa è del fallimento Bertola, dice il sindaco, e anche dello Stato italiano che ha adottato formule draconiane per risolvere gli sprechi delle amministrazioni precedenti. Considerando che, prima di essere sindaco, Marino Venegoni è stato assessore al bilancio nella giunta precedente, si è autogiudicato.  Su Cronaca Ossona avevamo già parlato di come il complesso Bertola le banche proprietarie del contratto di leasing, avrebbero causato un grosso problema. Infatti, non hanno pagato ben 400mila euro fra imu e tasi,  che sono stati invece, negli anni scorsi, inseriti nei bilancio come entrate previste. La motivazione portata dal sindaco è la stessa utilizzata per giustificare la perdita di cassa di 90mila euro avuta con gli swap white collar, i famigerati derivati: la colpa del disavanzo dell’amminsitrazione comunale sarebbe delle banche che hanno fatto le furbe. Nel caso degli swap la scusa era stata: “le banche ci hanno truffato”. Di fatto, non è possibile non rendersi conto che Marino Venegoni era assessore al bilancio, che sembrerebbe non essersi accorto che per due anni consecutivi non hanno incassato 200mila euro, e che il fatto che Bertola fosse un grosso problema si sapeva già da molti anni. Cronacaossona ne è la testimone insieme a molte testate giornalistiche.

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Le dichiarazioni politiche

AMa come si è arrivati a un disavanzo di bilancio di simili proporzionil momento della votazione dell dichiarazioni di voto sulla costituzione del fondo trentennale per i crediti inesigibili è caduto il silenzio. Forse anche loro finalmente si rendono conto dei pasticci combinati. Non ci si spera molto, però, altrimenti ieri sarebbero fioccate le dimissioni dei consiglieri comunali di maggioranza. Se non altro per non dover rischiare, fra qualche mese, di trovarsi in condizioni di dover rispondere di persona alla stessa Corte dei Conti, quando il bilancio non permetterà più di pagare stipendi e obblighi fissi. Sergio Garavaglia e il gruppo di Siamo Ossona chiedono di avere notizie tecniche maggiori sulla composizione dei mancati introiti. Poi iniziano le dichiarazioni di voto. Gilberto Rossi dice che si astiene perchè la questione non è stata portata nella conferenza dei capigruppo. Chiaramente non ha capito cosa stava succedendo e ha tentato di cavarsela con un’escamotage, il peggiore. Difatti i tempi di approvazione consigliare della delibera di costituzione del Fondo per i crediti di dubbia esigibilità ha dei tempi fissi determinati dal suo passaggio in giunta che avviene per adempiere ad un obbligo. Il sindaco, imbarazzato, dopo un attimo di silenzio risponde che si tratta di una mera presa d’atto da parte del consiglio comunale di una prescrizione. Gilberto Rossi sembra non aver capito che si tratta di una prescrizione obbligatoria e continua con digressioni che portano a expo e da molte alti parti senza per concludere nulla. Poi la manine si alzano, con tristezza, tra le facce scure della maggioranza. Le opposizioni si astengono, perplesse….

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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