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Mercoledì 10 giugno alle 18.00 si svolgerà il consiglio comunale più complesso che l’amministrazione Venegoni ha affrontato in questi mesi. Moltissima carne al fuoco, tutta di grandissima importanza. Parlare di carne al fuoco è particolarmente azzeccato perchè sembra che Sergio Garavaglia e il gruppo di minoranza Siamo Ossona abbiano messo sindaco, giunta e maggioranza sui carboni ardenti. I temi sono pratici e politici: sicurezza, edilizia e scelte politiche come la mozione in appoggio al referendum chiesto dalla regione Lombardia per chiedere l’autonomia.
Le mozioni presentate dall’opposizione sono quattro: la prima riguarda la sicurezza. Siamo Ossona ha chiesto che il sindaco emetta un’ordinanza di allontanamento dal paese degli zingari domiciliati in via Baracca, per questione di ordine pubblico, chiaramente da fare dopo gli scippi, le aggressioni e le minacce perpetrate da questi ospiti sgraditi. Il secondo punto della mozione riguarda il riconoscimento dei gruppi di controllo di vicinato che sono nati e fanno riferimento allo statuto del comitato Ossona Sicura che è stato consegnato in Comune nei giorni scorsi. Il terzo punto è quello dolente, perchè l’opposizione è stata particolarmente pungente e ha chiesto di mettere a bilancio 6mila eur per interventi diretti alla sicurezza (come telecamere, cambio di lampadine altri piccoli interventi, l’acquisto di adesivi del controllo di vicinato e di cartelli) chiedendo di imputare l’intervento, non avendo altra scelta, al capitolo di spese previste per le indennità e gli stipendi di sindaco e assessori.
La seconda mozione presentata dall’opposizione è di tipo politico. Si tratta della mozione in appoggio alla richiesta di referendum per l’autonomia della Regione Lombardia. Questa mozione è stata presentata in motle amministrazioni di centrodestra in alleanza con lega nord dallo scorso novembre fino a febbraio, quando la legge di indizione del referendum è stato approvata in consiglio regionale. A Ossona non era mai stata presentata fino ad oggi. Sarà estremamente interessante vedere come voterà voto la maggioranza, specialmente alla luce dei numerosi convegni sull’argomento referendum, che hanno animato l’Est Ticino negli ultimi mesi. Di certo la lettura del voto della maggioranza su questa mozione potrà dare delle certezze sull’indirizzo politico della stessa.
Una terza mozione riguarda l’attacco verbale avvenuto in piazza da parte della madre di uno degli assessori ne confronti di un consigliere comuale, Sergio Garavaglia, ma forse si potrebbe farla rientrare nell’ambito delle mozione per la sicurezza. I punti dell’ordine del giorno presentati dalla maggioranza sono altrettanto caldi.
Vi è un passaggio del consiglio comunale in cui si dice che si registra il debito che la società Bertola come inesigibile. La Bertola e i suoi proprietari sono in fallimento ma dovevano dare al Comune d Ossona, fra tasse e convenzioni non rispettate, dai 500 mila al milione di euro. La Bertola lascia un mostro ecologico, costituito da grossi capannoni rossi, che potrebbero essere addirittura inagibili. Sono parecchie le domande che si si può fare sul questa dichiarazione di inesigibilità dei credito. Ci si chiede soprattutto se è nell’interesse di Ossona dichiarare tale debito inesigibile e quale sarà la posizione della Corte dei Conti a tale proposito, anche perchè pare che il curatore fallimentare della Bertola abbia detto che non vuole dare ad Ossona i soldi Bertola gli deve. Chi non era intervenuto prima che tale debito si costituisse , con Bertola, era lo stessa amministrazione Incontro che ha permesso la costruzione dei capannoni rossi. Della questione avevamo parlato ampiamente su Cronaca Ossona, sin da prima del fallimento della logistica.
Altro punto dolente è la proroga della convenzione per l’ampliamento della Ditta Dolcissimo, che nonostante le promesse fatte durante la Riunione per la Valutazione Strategica Ambientale, accettando le osservazioni effettuate dalla Lega nord nel 2013, non ha ancora assunto nessun residente a Ossona.
Articolo aggiornato il 10/01/2016 21:41