Le notizie sullo sciopero dei mezzi pubblici che dovrebbe aver luogo domani, 15 maggio, sono confuse e discordanti. Facciamo un po’ di chiarezza per quello che riguarda la zona dell’Altomilanese, o Est Ticino, che comprende magentino il castanese e gli assi del Sempione e della via Novara.
Nella serata di ieri è arrivata la notizia che il prefetto di Milano, a causa ella presenza di Expo 2015 ha precettato i lavoratori in sciopero, nel tentativo di garantire i mezzi pubblici in città e per la fiera. Quindi muoversi a Milano non dovrebbe essere un grande problema. La Movibus ha invece diramato, tramite il suo sito internet, il comunicato della segreteria regionale della sigla sindacale USB relativo all’azienda. Venerdì 15 maggio i lavoratori Movibus effettueranno uno sciopero dei mezzi pubblici dall’inizio del servizio fino alle 5,30 del mattino, dalle ore 8,30 fino alle ore 12.30 e, infine, dalle ore 15,30 al termine del servizio. Però, su sito internet, si specifica anche che solo una parte minoritaria del personale viaggiante, cioè gli autisti, parteciperà alla mobilitazione e quindi le corse negli orari di sciopero non sono garantite ma potrebbero non essere effettuate.
Le fasce orarie dedicate generalmente al trasporto degli studenti delle scuole superiori sono garantite, così come quelle dedicate a chi si reca al lavoro alla mattina presto. I lavoratori ed alcuni studenti potrebbero avere però dei problemi con il ritorno, se questo avviene dopo le 15,30. Il passante ferroviario, S6 e S5, che sono due dei mezzi pubblici più usati dai pendolari per raggiungere Milano, non sono interessati dallo sciopero. Lo ha reso noto Trenord tramite un tweet sul suo profilo Twitter.La precettazione prefettizia del personale viaggiante avviene solo su Milano città, quindi i mezzi pubblici, come la metropolitana, che fanno riferimento ad ATM, funzioneranno regolarmente.
La scelta del prefetto di Milano, Paolo Francesco Tronca, può sembrare inusuale in quanto blocca su una sola città, Milano, uno sciopero che coinvolge i trasporti pubblici di tutta la penisola e che è stato indetto in protesta dello Jobs Act da tutte le sigle sindacali di settore, mentre non aveva bloccato uno sciopero locale di aprile. La motivazione è molto semplice. Ad aprile, con solo mille aderenti allo sciopero de mezzi pubblici, a Milano c’è stato il caos.
Un fatto che non si vuole assolutamente ripetere in un momento in cui la città è sotto stress a causa di Expo 2015, in cui i visitatori si muovono nell’85% dei casi con i mezzi pubblici.
Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 16/03/2016 14:21