La Lega Nord ci riprova. Via la legge Merlin
Mancavano solo una manciata di firme, poco meno di un centinaio, per ottenere di votare a un referendum che abolisse la legge Merlin. La corte costituzionale ha decretato che le firme arrivate erano meno del minimo richiesto di 500mila. Se si fosse andato a votare con un referendum abrogativo della legge Merlin, si sarebbe aperta la possibilità di fare una legge, magari regionale, che regolamentasse la prostituzione, riaprisse le case chiuse e togliesse le prostitute dalle strade. L’idea di abrogare la legge Merlin per risolvere il problema della prostituzione lungo le strade, è stata promossa da Matteo Salvini come segretario federale della Lega Nord e dato che è una persona determinata che non vuole rinunciare al sogno di un paese giusto e non si da per vinto, ha deciso di riproporre il referendum.
Si rifà tutto da capo, quindi, con Gazebi Lega Nord nelle piazze e con i moduli depositati nelle segreterie dei Comuni dalla settimana scorsa.
“Il quesito chiede di abrogare la Legge Merlin del 1958 che è la causa, fra l’altro, della prostituzione di strada. Regolando e controllando la prostituzione si potrà tutelare la salute pubblica e combattere il degrado, ma anche tassare tale attività, come già avviene in Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria e Svizzera. Gli introiti fiscali, che da alcuni studi sarebbero stimati attorno ai 4 miliardi di euro all’anno, consentirebbero di ridurre o eliminare alcune tasse che gravano sui cittadini. Abrogare la Legge Merlin vuol dire anche contrastare la criminalità organizzata, la tratta e lo sfruttamento della prostituzione e portare ordine e sicurezza nelle nostre città.” Scrive il segretario federale Matteo Salvini ai leghisti, in un lettera che sta circolando in questi giorni.
Anche nel Comune di Ossona e in quello di Casorezzo si potrà firmare, rivolgendosi all’ufficio del’anagrafe e chiedendo i moduli per la raccolta firme per il referendum per l’abrogazione della Legge Merlin, o nel gazebo della sezione di Casorezzo e Ossona che naturalmente parteciperà alla gazebata del 16 e 17 maggio. A breve, tramite il suo responsabile organizzativo Mauro Bellotti, di recente entrato nel direttivo della sezione Lega Nord, sarà comunicato con precisione luogo esatto e orario dei gazebo.
Ossona è particolarmente interessata all’argomento in quanto assediata da diverse prostitute stradali che presidiano le varie entrate del paese, ma si è anche è già portata avanti, con la presenza di uno studio professionale che è tollerato e che sostieene un bell’indotto economico.
Su Radio Padania Libera, intanto, sabato e domenica sarà cambiato il palinsesto e i due giorni saranno dedicati a lunghi fili diretti con gli ascoltatori, che potranno chiamare in diretta e senza filtri, dicendo cosa pensano e soprattutto se sono o non sono andati a firmare al gazebo o in comune. Per conoscere il gazebo più vicino o segnalare la mancanza di moduli nei Comuni ci si può collegare al sito internet vieni a firmare .
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La legge Merlin non è un trattato internazionale e il referendum abrogativo riguarda la legge merlin, non altro.
Non capisco come possa essere tasata la prostituzione, dato che le prostitute non emettono nè fattura nè scontrino fiscale e non esiste un albo professionale che le censisca e neppure una casellina apposita con scritto redditi da prostituzione nel 740.
Come si può fare con la Convenzione ONU 1949/51 sulle case chiuse, che l’Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l’Olanda, ha definitivamente ratificato nel 1980 e l’articolo 75 comma secondo della Costituzione Italiana che vieta i referendum abrogativi sui trattati internazionali?
In più, la prostituzione in Italia è già tassata, grazie ai dettami dell’articolo 36 comma 34bis della Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con le Sentenze n. 10578/2011 e 18030/2013.