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Altra involontaria confessione via Facebook è stata quella di una ladra di abiti che aveva appena derubato una boutique. Ha pubblicato sul suo profilo Facebook un selfie con indosso il costosissimo abito firmato appena prelevato dal negozio. Anche in questo caso la app per il posizionamento è stata utilissima.
Infine è stato catturato uno spacciatore che aveva pubblicato su Facebook un selfie che lo ritraeva sdraiato in mezzo a tanti bei bigliettoni da cento euro. La foto su Facebook è servita alle forze dell’ordine anche per ottenere un riconoscimento da un testimone, dopo di che hanno ritrovato lo spacciatore seguendone gli spostamenti tramite la connessione internet dello smartphone.
Se invece di essere un rapinatore sei una potenziale vittima, sarebbe meglio evitare di pubblicare su Facebook, il luogo e il periodo di vacanza e gli orari in cui si è assenti da casa. Bisognerebbe anche evitare di farsi un selfie davanti alla propria cassaforte.
Una cosa che un ladro di automobili non avrebbe mai voluto veder pubblicato su Facebook è il filmato della telecamera di sorveglianza che lo riprendeva mentre compiva il furto di un’automobile. Il proprietario dell’auto, un imprenditore di Capriate, lo ha pubblicato su Facebook e il video ha avuto migliaia di condivisioni. Il video e la faccia del ladro sono diventate così virali che il ladro ha restituito la macchina al legittimo proprietario, insieme ad un bigliettino di carta. “Non te la prendere. ho fatto solo un giro. Ora togli giù tutto. Grazie”. Se ci si metteva, poteva pubblicarlo anceh su facebook. Le forze dell’ordine avevano avuto tutto il tempo di riconoscere il ladro , insieme a molte altre persone che non dimenticheranno la sua faccia, e di arrestarlo.
Articolo aggiornato il 27/04/2015 00:26