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Volpi rosse del parco del Roccolo: non era rabbia, per fortuna

Volpi rosse del parco del Roccolo: non era rabbia, per fortunaFortunatamente possiamo smentire la presenza di volpi morte di rabbia nel parco del Roccolo , di cui avevamo dato notizia qualche giorno fa. La Asl mi1, che è competente sull’Altomilanese, ha diffuso una nota in cui si scrive che il Dipartimento di Prevenzione Veterinario non  ha diagnosticato casi di rabbia nella fauna presente nel Parco.  In ogni caso, dato che la rabbia è una zoonosi, una malattia trasmissibile all’uomo, la Sanità Pubblica Veterinaria ha l’obbligo di dare immediata informazione alla popolazione, nel caso in cui ci sia il sospetto di contagio e di epidemia. Non ci è stata, invece, alcuna notizia ufficiale sull’affiorare di casi di rabbia nel nostro territorio.

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Il piano regionale di monitoraggio delle volpi

Tra la documentazione inviata dalla Asl c’è anche il piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica anno 2015 da cui si evince che già in questi primi mesi del 2015, in ogni provincia lombarda, sono state controllate diverse volpi, catturate a campione. Brescia è la provincia in cui sono stati controllati più animali: ben 153 volpi: tutte risultate sane. In quella di Cremona sono state 99, In provincia di Lodi 72, e a Pavia 64. Alla fine, in questi 4 mesi sono state controllate 479 volpi, e 475 sono risultate non infettate dalla rabbia. Sulle 4 rimanenti sono ancora in corso gli esami di routine. Naturalmente, le 3 Asl di Milano, che si trovano in ambiti altamente inurbati in cui le volpi sono delle bestiole tanto rare quanto belle, nel 2015 non è ancora stato controllato nessun animale. La situazione è sotto controllo e l’attenzione alta. Nel caso in cui la rabbia arrivasse tramite il naturale spostamento degli animali da altri paesi in cui è presente, il sistema di monitoraggio delle volpi riuscirebbe a individuare gli animali infettati prima che diventino un pericolo.

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L’argomento è molto interessante e vale la pena di approfondirlo ancora, anche per sapere cosa e come si fa per prevenire queste e altre malattie e per sapere come godersi in tranquillità quei momenti di vero stupore che ci regalano gli animali selvatici quando decidono di farsi vedere da noi. Insomma, ci fanno dimenticare che viviamo circondati dal cemento, e ci riportano alla coscienza dell’esistenza della campagna e della natura proprio a due passi da casa.

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Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Un pensiero su “Volpi rosse del parco del Roccolo: non era rabbia, per fortuna

  • Questa non è informazione…questo è prendere una notizia banale , farla diventare un caso e seminare così il panico ingiustificato nelle persone. Sono una veterinaria e ieri il mio lavoro è stato reso difficile dalle molte telefonate ricevute da parte di persone in apprensione per la notizia letta… ripeto…non si fa informazione così…

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