Cittadinanza. Non basta nascere nello stato italiano per averla
A Ossona si è notata una certa confusione generale sul concetto di cittadinanza. Se ne è parlato specialmente nella discussione che riguarda gli zingari e che sta animando il paese in questo periodo.
“Non possono essere allontanate dal paese” mi dicevano “perché sono nate su suolo italiano”. A parte che, se anche hanno la cittadinanza italiana, si può fare lo stesso un provvedimento restrittivo per questioni di ordine pubblico.
Anzi, spesso e volentieri, sono proprio gli italiani, più rintracciabili nel caso in cui commettano certi tipi di reati, cui viene intimato di non avvicinarsi più ad un certo Comune o a un certo luogo. Si può ottenere il provvedimento persino quando hanno la residenza.
Il caso ossonese mi ha fatto pensare che vi sia chi non conosce la differenza fra cittadinanza concessa per via dello jus sanguinis e cittadinanza concessa per via dello jus solis, anche se le cronache degli ultimi tempi e il grande dibattito politico che vi è stato sulla questione avrebbe dovuto aprire le menti.
Esempi pratici di ottenimento della cittadinanza
Insomma, c’è chi dovrebbe conoscere a menadito la differenza fra i due modi di ottenerla, ma evidentemente non è così. lo Jus Sanguinis, diritto di sangue, è il principio per cui la si eredita nascendo da genitori che sono già la cittadini di quel paese. E’ un procedimento automatico e gratuito che avviene nel momento stesso in cui un bambino è registrato all’anagrafe come figlio di almeno un genitore cittadino italiano. Avviene anche quando un genitore ottiene la cittadinanza dopo la nascita dei bambini e avviene in qualunque parte del mondo si nasca. Lo Jus solis è in principio con cui si la si ottiene nascendo sul suolo di un paese, a prescindere da quella i genitori. In italia vale lo Jus sanguinis.
Facciamo degli esempi pratici: se una donna italiana mette al mondo due bambini in Croazia, i bambini avranno automaticamente la cittadinanza italiana; una donna nata sul suolo italiano non ha la cittadinanza italiana a prescindere e i suoi figli avranno quella del paese di cui la donna ha la cittadinanza. Se una donna ha quella italiana e i suoi figli hanno quella croata, qualcosa non torna: o non sono i suoi figli, o non sono stati registrati all’anagrafe, oppure la donna non ha la cittadinanza italiana anche se è nata sul suolo italiano.
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