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Mi sono decisa a scrivere questa lettera perchè sogno di essere mamma, di avere almeno un bambino, anche se sono da sola. Non mi sento infelice e nemmeno irrealizzata. Ho un lavoro: sono fortunata. Ho gli amici e anche i parenti. Le mie storie le ho avute anche se sono finite e il tempo è passato. Ora sono quasi al limite del mio orologio biologico. Pochi anni e il desiderio di maternità diventerà solo un sogno non coltivato e un rammarico. Non dico mai di desiderare di essere mamma.
Se mi fanno domande, rispondo che in un mondo come quello di oggi non vale la pena di mettere al mondo dei figli. Non so se da sola riuscirei ad allevarli. Mi ripeto che se desiderassi davvero dei bambini, riuscirei a superare qualsiasi ostacolo.
Però, ora che posso parlare senza che nessuno sappia chi sono posso raccontare di quanto, nell’intimo, possa essere straziante desiderare di mettere al mondo un bambino, di coccolarlo, di sentirsi chiamare mamma, sapendo che è un desiderio che forse non si realizzerà. Alla notte sogno il suo viso. Ma come faccio a cercarmi un compagno e dirgli subito che vorrei un figlio? E’ come invitarlo a scappare, specie alla mia età. Gli uomini che arrivano single ai quarant’anni non hanno voglia di famiglia, e molti sono single che hanno già figli. Come è difficile! Invidio le donne degli Stati uniti, dove una donna sola può mettere al mondo un figlio comprando lo sperma da un donatore sconosciuto. Ho accarezzato a lungo questa idea. Magari lo farò, se non riuscirò a trovare un compagno che abbia la mia stessa voglia di essere genitore. Lo farò anche se a mia madre verrà un colpo sapendo che avrò un figlio senza avere un marito. Paola.
Articolo aggiornato il 08/04/2015 21:04