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L’occasione è l’incontro pubblico organizzato a Rho sul tema del referendum per la Lombardia autonoma, la sera del 23 marzo. Invitati a presentare le proprie idee, oltre ai rappresentanti dei gruppi consiliari in Regione Lombardia della Lista Maroni, della Lega Nord e del Movimento 5 stelle che sono stati i promotori dell’iniziativa, anche un rappresentante del PD.
Per il gruppo del Pd in Regione Lombardia ha partecipato il consigliere Carlo Borghetti. Durante la serata sono stati affrontati molti temi che vale la pena di approfondire a parte, ma la notizia che è parsa subito sconvolgente è la dichiarazione di Carlo Borghetti, data in risposta alla domanda di Claudio Franco, rappresentante del collettivo indipendentista Lombardo ” Avanti”, che gli aveva chiesto cosa avrebbe fatto il PD se le trattative con il governo Renzi fossero fallite.
La risposta di Carlo Borghetti è stata chiarissima: in caso di fallimento delle trattative tra la regione Lombardia e il governo Renzi in tema di finanziamenti alla regione, il PD appoggerà il referendum per l’autonomia della Lombardia.
Lo scorso febbraio, il Pd in consiglio regionale aveva votato contro la proposta di referendum, motivando il no proprio con la richiesta di fare prima una trattativa con il Governo. La risposta del Presidente Maroni era stata di fare ambedue le cose. Indire il referendum e nel contempo intavolare le trattative con il governo.
L’assessore al bilancio in regione Lombardia Massimo Garavaglia ha illustrato anche quali saranno le richieste che la regione farà al governo per rinunciare al referendum. La Lombardia chiederà di ridare alla Lombardia le competenze (e relative risorse finanziarie) e aggiungerne almeno una, eliminando il principio di supremazia, secondo cui è l’ente superiore che decide cosa può fare l’ente gerarchicamente inferiore. Il principio di supremazia deriva da una errata interpretazione del principio di sussiediarità. Secondo il principio di sussidiarità, l’ente superiore non deve fare ciò che l’ente inferiore può fare da solo. Lo stato italiano pur avendo accettato il principio di sussidiarietà ha stabilito che la decisione su cosa può fare da solo l’ente inferiore spetti allo Stato e non, come sarebbe logico, all’ente inferiore stesso.
La dichiarazione di Carlo Borghetti dimostra una grande fiducia in Renzi e nel Pd perchè la richiesta che la regione Lombardia farà al governo prevede, in soldoni, il trasferimento immediato dallo Stato italiano di almeno 50 miliardi di euro alla regione Lombardia che il Governo dovrebbe tagliare dalle sue disponibilità. Trattandosi di un governo che non riesce a trovare neppure qualche centinaia di milioni di euro per risolvere il grave problema degli esodati e che non è riuscito a effettuare un solo taglio della spesa pubblica, è facile intuire che se il governo concederà i nuovi fondi alla regione Lombardia non avrà molte possibilità di restare in piedi. Inoltre, è difficile pensare che il Governo e lo Stato Italiano rinunceranno al principio di supremazia. Bisogna quindi riconoscere a Carlo Borghetti un grande coraggio, perchè la sua dichiarazione farà di lui o l’ affossatore del governo Renzi oppure il prossimo espulso dal PD.
Articolo aggiornato il 18/05/2023 23:04
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