A Zibido San Giacomo il party esclusivo dell’anno: 50 candeline per il Dottor Gigi Iocca nella location più innovativa!
È tutto pronto per l’evento più esclusivo di fine anno! Domani, 24 novembre, la palestra FitActive di Zibido San Giacomo
Insomma sembra che tra tecnico, gestione calore, call center tecnico e Aler, nessuno riesca a fissare il manometro della caldaia tra i 20 e i 22 gradi e a impostare le fasce di accensione per il riscaldamento. Così, i caloriferi vanno dalle 6 del mattino fino alle 11 di sera e gli abitanti sono obbligati a vivere, in pieno inverno, con le finestre aperte.
“Siamo un bel po’ esasperati. Oltre ad ammalarci e soffrire per il troppo caldo, ci è arrivato il preventivo di spesa per il riscaldamento ed è aumentato di qualche centinaia di euro. E’ solo il conto preventivo, ma sicuramente a fine anno, con i consumi che si sono stati, ci chiederanno un conguaglio.” dicono gli affittuari che sono persone che hanno avuto al casa popolare perchè avevano delle difficoltà economiche. “In realtà, è vero che l’affitto è basso, ma se lo sommo alle spese che mi chiedono, è uguale a quello di un appartamento non popolare. Se non cambia la situazione, mi conviene andare ad abitare in un appartamento privato, dove l’affitto è più alto ma posso gestire le spese condominiali e il riscaldamento.” dice un altro degli abitanti della palazzina.
“Abbiamo chiamato diverse volte il call center del tecnico, ma non si riesce a venire a capo del problema e ci rispondono che l’Aler non ha i soldi per far mettere le termovalvole ad ogni appartamento. Se lo si facesse potremmo da gestirci autonomamente il riscaldamento e pagare quello che ci serve. Invece così, oltre a pagare uno sproposito di spese di riscaldamento, ogni volta che chiamiamo il tecnico ci vengono addebitate le spese di uscita”
Bel problema. Ho provato anche io a chiamare il servizio gestione calore dell’Aler raccontando cosa succedeva e i costi inutili che stanno generando a carico di famiglie che hanno anche altri problemi da risolvere. Ho anche fatto notare che la legge prevede che il riscaldamento, per motivi di protezione ambientale, non dovrebbe superare i 20° e che la caldaia dovrebbe funzionare solo dalle 6 alle 10 del mattino e dalle 16 circa fino alle 10. Il servizio gestione calore dell’Aler non ha fatto altro che rimandarmi al call center dei guasti tecnici e l’impiegato che ha risposto al telefono, quando ho chiesto di dirmi con chi avevo parlato, per avere un riferimento in seguito, si è scaldato e mi ha sbattuto giù il telefono, accendendo la mia curiosità. Ora sono davvero curiosa di sapere perchè mai al servizio gestione calore dell’Aler di Milano si scaldano tanto se gli si chiede di intervenire sulle caldaie che scaldano troppo. Quindi seguiremo la vicenda e i suoi sviluppi e staremo a vedere chi altro prende fuoco.