Siamo nella merda, dicono in via xxv aprile. Colpa del tubo
Ossona – “Siamo nella Merda”. Questa è la frase che riassume la situazione in cui si trova la palazzina delle case popolari di via XXV aprile. La frase non è figurativa. A causa di un tubo della fogna rotto ormai da tempo immemorabile nella palazzina si respira un odor di merda che “… c’è da farsi venire la sifilide, se non trattieni il fiato” come dicono alcuni inquilini. Naturalmente si sa tutti che non è respirando odor di fogna che ci si ammala di sifilide, ma il tipo di frasi che si sentono pronunciare danno benissimo l’idea dell’esasperazione delle 8 famiglie che vivono in quei luoghi.
Il loro timore è anche quello che i liquidi che fuoriescono dal tubo, e allagano il vespaio della palazzina insieme al contenuto organico, finiscano per far marcire le fondamenta. Infatti, in alcuni punti il muro della casa pare gonfio come se avesse assorbito umidità dall’interno.
Il tubo si era già rotto nel 2008 ed era stato rappezzato qualche anno fa. Non si trova in una posizione facile da raggiungere e sarebbe necessario l’intervento di una ditta specializzata in manutenzioni idrauliche. Aler, però, che è la proprietaria dell’immobile, non ci sente. Al telefono rispondono che non ci sono soldi e che il massimo che possono fare è mandare una ditta di spurghi, attrezzata contro le più che possibili infezioni, che ripulisca il vespaio. Praticamente non aggiustano il tubo della fogna ma spendono in spurghi 4 volte di più di quello che costerebbe l’intervento fatto una volta per tutte.
Intanto le 8 famiglie continuano a vivere con gli effluvi che entrano da ogni spiffero e che sembrano quasi germinare. ” Per me, là sotto, alla fine si è creato un suo microclima autonomo” , ” Si, un giorno ne vedremo uscire gli abitanti geneticamente modificati” scherzano gli inquilini, anche se sono esasperati dalla situazione. Non si può neppure chiamare l’amministratore del condominio e avvisarlo che c’è da sistemare il tubo. Infatti non si riesce a capire chi sia, anche se alle famiglie, nell’affitto, sono conteggiati 15 euro mensili per i servizi forniti dall’amministratore.
Agli inquilini, tutte famiglie che non hanno grandi possibilità economiche, era venuta l’idea di aggiustare il tubo in autonomia, e poi recuperare le spese vive sostenute togliendole dall’affitto. Per fare questa operazione, però, è necessario che Aler sia d’accordo, e fino a questo momento, invece, non ha dato il suo assenso a questa possibilità. Anzi, pare che alcuni impiegati interpellati abbiano sconsigliato caldamente gli inquilini dal tentare di entrare nel vespaio perchè sembrerebbe non ci sia l’assicurazione. MI sa che non è solo la palazzina di via XXV aprile ad essere nella merda.
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