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Sono davvero tanti, nei Comuni dell’Altomilanese, gli appuntamenti per il carnevale 2o15. Tutti i Comuni sono di rito ambrosiano e quindi il giorno della festa è uguale per tutti. Il 21 febbraio, nella piazza più grande o in oratorio, tra le 14,30 e le 15.
In alcuni Comuni è stata organizzata anche la sfilata dei carri, in altri invece ci sarà una festa con chiacchiere e tortelli a disposizione dei bambini e degli adulti. L’unico obbligo, mettersi in maschera e aver voglia di divertirsi. Sarà l’ultima occasione prima dell’inizio della quaresima.
A Ossona, l’appuntamento per il carnevale 2015 è in piazza Litta, alle ore 14,30 quando partirà la sfilata dei carri. Poi, al ritorno in piazza Litta, seguirà la distribuzione di chiacchiere e tortelli e la festa per i bambini.
A Casorezzo il ritrovo per la partenza dei carri è prevista per le 14 all’anfiteatro di piazza Mercato. Dopo la sfilata, al ritorno in piazza, ci sarà la premiazione dei carri e delle maschere più belle e originali.
Ad Arluno le mascherine si troveranno in piazza dell’Orologio per una festa, intorno alle 15.00. Qui ci sarà poi distribuito zucchero filato e per le 16 è previsto uno spettacolo di clown.
Il carnevale ambrosiano ha una lunga tradizione alle spalle. Nel resto del mondo i festeggiamenti finiscono al martedì. Poi, con il mercoledì delle ceneri, inizia la quaresima. Come in una sorta di religione leggermente diversa nei tempi e nei riti, e qualche volta forse anche nel Credo, nei territori che facevano parte, un tempo, del Ducato di Milano e che ora corrispondono grosso modo alla provincia di Milano, il carnevale finisce sabato. Abbiamo tre giorni in più di festa e una quaresima più corta. La quaresima più corta è necessaria a far coincidere la Pasqua con il resto dei Cristiani Cattolici del mondo.
La leggenda racconta che la particolarità della Chiesa Ambrosiana sul carnevale dipende da un dono fatto da San Carlo. Milano era uscita da un periodo di quarantena proprio il mercoledì delle ceneri, a causa di una epidemia di peste, e per il popolo affamato e intristito era davvero troppo passare direttamente dalla quarantena alla quaresima e, così, San Carlo ottiene dal Papa il permesso, sancito per tutti i secoli a venire, di festeggiare tre giorni di carnevale: dal mercoledì delle ceneri a sabato grasso.
L’episodio leggendario è confermato da una bolla papale dello stesso periodo, ma in realtà l’abitudine di festeggiare fino al sabato esisteva a Milano fin dai primi tempi della conversione dei milanesi al cristianesimo, che si data intorno al 200 d.C, nell’ambito della cristianizzazione delle feste di tradizione celta.
Articolo aggiornato il 07/07/2022 22:55