Ha un malore in pasticceria, ma in paese manca il defibrillatore
Ossona – Stavo per raccontarvi che questa mattina interno alle 9.30 una donna di 69 anni che stava bevendo il caffè insieme alle sue amiche, dopo la Messa, nella pasticceria di via Bosi a Ossona, ha avuto un malore. Ne conosco solo il nome, Orsolina. Le sue condizioni sono apparse immediatamente gravi ai soccorritori volontari di Arluno, intervenuti immediatamente, in codice rosso.
Pare un infarto. I presenti hanno riferito che i soccorritori hanno chiesto il defibrillatore, che è presente ormai in tutti i paesi. Con quell’apparecchio si può far ripartire il battito cardiaco dove il massaggio manuale ha meno possibilità di riuscita. Ossona, nonostante sia stato tante volte chiesto all’amministrazione comunale, però, non ha un defibrillatore e quindi i soccorritori hanno dovuto continuare a esercitare il massaggio cardiaco con i mezzi standard.
L’ambulanza è partita senza sirene ma in codice rosso, sperando di arrivare in ospedale a Magenta in tempo per salvare la vita di Orsolina. Avrei voluto concludere l’articolo facendo gli auguri a Orsolina e alla sua famiglia. Purtroppo per mentre scrivevo le campane di San Cristoforo hanno iniziato a suonare l’agonia e hanno finito con la campanella lunga che comunica la morte di una donna che fa parte della congregazione delle consorelle e chiede al paese di pregare per lei.
Chissà! Se in paese ci fosse stato un defibrillatore, magari in Comune, a Orsolina avremmo potuto fare ancora gli auguri di pronta guarigione.
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