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L’acqua calda del sindaco di Trezzano sul Naviglio (risposta all’intervista al sindaco Bottero)

Trezzano sul Naviglio – Franco Carbone, segretario della Lega Nord di Trezzano sul Naviglio, ha commentato l’intervista rilasciata dal Sindaco Bottero a Klaus Davì a proposito degli ultimi avvenimenti accaduti nella cittadina dell’hinterland milanese.

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L'acqua calda del sindaco di Trezzano sul Naviglio (risposta all'intervista)Si parla sempre dei tentativi di ingerenze della criminalità organizzata, e del sottobosco che la circonda, nelle questioni relative all’amministrazione pubblica.
Dopo alcuni mesi di lavoro molto intenso, dice Bottero, lo scorso dicembre 2014, al sindaco e alla giunta sono arrivate due lettere intimidatorie e anonime, o meglio firmate con il nome di persone che non esistono, e vi sono stati episodi di avvertimento, come vetrine spaccate e atti vandalici mirati, anche contro dei consiglieri comunali. L’intervista è confusa, in alcune parti. Il sindaco prima sembra temere che vi sia una parte del Pd che si è “deviato”, poi torna sui suoi passi e parla di maggioranza compatta. Il Sindaco non riesce, come si vede nell’intervista, nonostante le denunce, a circoscrivere la situazione.
“Siamo in guerra”, dice infine Bottaro “noi siamo veramente in guerra contro la criminalità organizzata, contro tutti i tipi di mafia” e legge una delle lettere arrivate in Comune. La lettera è alquanto singolare: accusa gli amministratori di essere dei ladri e minaccia di denunciarli alle forze dell’ordine. Insomma ci si trova con gente, probabilmente della criminalità organizzata, che tenta di ricattare un sindaco minacciando di utilizzare la magistratura a proprio uso e consumo.

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La Lega Nord risponde al Sindaco

“Nell’intervista rilasciata dal sindaco di Trezzano Sul Naviglio, Fabio Bottero, e condotta da Klaus Davì, si scopre l’acqua calda. Nella passata amministrazione la Lega Nord, che era in maggioranza con tre consiglieri e due assessori, ha chiuso senza ripensamenti una stagione politica uscendone senza macchia ed a testa alta, mentre amministratori di altre formazioni politiche e funzionari sono stati coinvolti nei gravi fatti di malaffare. Anche questo ha un grande significato politico nella lotta alla criminalità organizzata. Dopo l’insediamento del commissario prefettizio, che ha svolto un buon lavoro,  nel maggio 2014 si sono svolte le elezioni, vinte dal Pd con il il 40% dei voti validi ma con l’astensione del 50% degli elettori. Fabio Bottero e la sua maggioranza governano, quindi, con il il consenso del 20% dei trezzanesi”

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L’intervista al sindaco Bottero

fabio bottero trezzano videoOggi il sindaco scopre che qualcosa non va a Trezzano sul Naviglio, ma lo sapeva benissimo anche prima, visto che in campagna elettorale la sua squadra si è più volte autoproclamata forza portatrice della ritrovata legalità, dimenticandosi del malaffare dei propri appartenenti nel recentissimo passato.” commenta Franco Carbone.” Bottero ha vinto e ora deve darsi da fare per correggere la rotta di questa amministrazione senza usare parole confuse; dovrebbe fare come la Lega Nord, che ha avuto il coraggio di arrivare ad azzerare un’amministrazione pur di tentare di riportare la legalità a Trezzano. Il suo partito, il Pd, è presente nel governo centrale italiano, nella città metropolitana, a Trezzano, non gli mancano quindi né contatti nè strumenti: ristabilisca, quindi, la legalità come ha tanto proclamato di voler fare”.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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