La palestra di via Pertini nuovamente al centro degli strani casi ossonesi
Tra le tante interrogazioni che Siamo Ossona ha posto all’amm. Comunale di Ossona e che vi pubblicheremo di seguito, una al giorno, come pubblicheremo il testo delle risposte scritte dell’amministrazione stessa, per par condicio, c’è un’interrogazione che riguarda la gestione della palestra comunale di via Pertini che, come tutti sanno, è al centro da anni di diverse diatribe.
La palestra di via Pertini era stata data in convenzione per la gestione per un lungo periodo alla Ditta Biffi ( che si occupava di impianti sportivi), che aveva eseguito una serie di lavori di ristrutturazione.
Alcune delle discussioni riguardavano il pagamento dei costi del riscaldamento della palestra, altre riguardavano la piazza Mercato che non può essere utilizzata in quanto non è mai stata adeguata alle nuove normative.
Negli ultimi 7 anni, ogni anno si leggeva, nel piano per i lavori pubblici, che erano stati destinati 200mila euro per l’adeguamento della piazza del Mercato. Nello stesso modo, ogni anno, la questione veniva rimandata all’anno seguente. Nessuna delle due amministrazioni Dell’Acqua è mai riuscita a riottenere e riadeguare la piazza del Mercato e considerate quali sono le domande che ha posto il capogruppo di Siamo Ossona Sergio Garavaglia, non ci riuscirà neppure l’amministrazione Venegoni, anche se attualmente, con il fallimento della ditta Biffi, la palestra di via Pertini avrebbe dovuto rientrare nella disponibilità del Comune.
Insieme al curatore fallimentare della ditta Biffi, infatti, avrebbero dovuto essere analizzate una per una tutte le questioni economiche legate alla concessione, prima di dichiararla sciolta. Sono lunghe pratiche che si possono dire risolte solo alla fine della curatela fallimentare. A Ossona, quindi si crea un bel problema che, probabilmente, porterà ad un’altra lunga storia giudiziaria. Eccovi il testo delle domande, belle toste, fatte da Sergio Garavaglia all’amministrazione comunale di Ossona.
Dalla minoranza
Oggetto: Assenso alla cessione di ramo d’azienda, centro sportivo comunale di Via S.Pertini. Con la presente il gruppo di minoranza SiAmo Ossona, vista la Delibera G.C. 111 del 15/12/2014,chiede in premessa. Copia della relazione Ufficio Tecnico Comunale e dei pareri dei vari uffici Comunali inerenti a tale cessione ritenendola priva di fondamento giuridico in quanto non vi è alcun ramo di azienda da vendere.
Copia delle note intercorse tra le parti e la curatela fallimentare. Inoltre si chiede di fronte ad una concessione pluriennale, frutto di un appalto concorso, azzerata da un fallimento il Bene concessionato torna pienamente all Ente Pubblico proprietario cosi come concessione vuole. Perché ed in base a quale principio legislativo si cede la gestione dello stesso, e quindi il suo pieno utilizzo, ad una Ditta nemmeno individuata con rinnovato appalto pubblico?
Quale normativa consente alla Giunta comunale di dare/ cedere (vendere? ) una convenzione attribuita con pubblico appalto concorso oneroso dettato da una Delibera di Consiglio Comunale ?
– Perchè non c’è stata almeno una discussione ed un atto di indirizzo in Consiglio Comunale prima di procedere ad assentire ad una mostruosità giuridica? Perchè non gestire in proprio il bene o rimetterlo in gestione con nuova convenzione?
Come e perchè si e individuata la Ditta ,meglio specificata in Delibera? Perchè non si è, eventualmente, dato pubblica evidenza con un bando di concorso? Il bene sportivo e di proprietà comunale ed ha un valore superiore al milione di euro. Come fa la Ditta prescelta a gestire tale bene se non ha pagato le opere che la Ditta Biffi ha realizzato?
Perchè non si è contattata la famiglia ossonese, che per anni aveva ben gestito il centro sportivo, anziché la Ditta prescelta? La convenzione prevedeva la gestione del bene per consentire alla Ditta il recupero degli investimenti. Quali investimenti ha promesso la Ditta di miglioria al centro sportivo per subentrare alla convenzione? Non si rileva un affidamento diretto con evidenti vantaggi per l’operatore?.
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E’ una vergogna, io gioco a Turbigo dove sono presenti una ventina di società sportive, ad Ossona quante ne sono rimaste? Un paese MORTO!