Terrorismo: anche a Castano Primo si ricorda l’attentato di Parigi
In questo articolo vogliamo tornare a parlare del sanguinoso attentato alla sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”, non perché siamo fanatici o perché vogliamo cavalcare l’onda della notizia, ma perché reputiamo che la libertà di pensiero sia morta mercoledì 7 Gennaio 2015 e di questo siamo rimasti molto toccati. Come lo siamo rimasti anche per l’altro attentato al supermarket Kosher, nel quale sono rimaste uccise tre persone e anche l’attentatore. Contro il terrorismo, l’unica “arma” di cui disponiamo è la penna, o meglio, la tastiera del computer per poter scrivere e ricordare. E difficilmente attacchi come questi vengono dimenticati.
Per dover di cronaca, ieri, domenica 11 gennaio, quasi 3 milioni di persone hanno preso parte ad un corteo a Parigi ed altri due sempre in Francia per difendere la libertà di pensiero e di stampa. Secondo il Ministero dell’Interno francese la manifestazione di Place de la République a Parigi non risulta avere precedenti ed è stato impossibile stimare l’affluenza effettiva, considerati i numerosi manifestanti che si sono uniti al grido “Je suis Charlie, Flic, Juif” (Sono Charlie, Poliziotto, Ebreo).
Tante le dimostrazioni di vicinanza all’attentato e alle famiglie delle vittime, le quali sono arrivate da tutte le parti del mondo, tra cui anche dalla nostra zona: l’Alto milanese.
“Questo è il nostro omaggio alle vittime dell’attentato terroristico di Parigi, esposto di fianco alla nostra Sede in Via Ponte Castano 41”. Così recita un post su Facebook della Sezione Lega Nord di Castano Primo, in merito allo striscione prodotto dai suoi militanti e apparso vicino alla Sede, in ricordo della strage di Parigi di qualche giorno fa.
Un lenzuolo bianco, una bomboletta spray nero e tanta volontà hanno dato vita ad un enorme matita con all’interno scritto “Je Suis CHARLIE”: un messaggio per niente banale e men che meno strumentalizzato che va oltre all’accaduto, nonostante sia stato cruento e sanguinoso.
“È volutamente senza simbolo – prosegue il post del Carroccio castanese –, a disposizione di tutti coloro che vogliono condividere lo sdegno nei confronti di un’azione vigliacca”, perché a prescindere da tutto, questo messaggio dovrebbe essere condiviso da tutti, in quanto l’Occidente si fonda sulla democrazia e sulla libertà. E sbaglia chi crede che questo tipo di manifestazioni non siano altro che “siparietti” fatti ad hoc dalle destre europee.
Ben vengano quindi episodi come Castano Primo, perché la difesa dei nostri valori non ha una collocazione politica, ma è un atto di dovere e di buon senso. E il buon politico sa bene quando c’è bisogno di guardare al di là delle vedute standard.
Non è così invece per molti politici europei poiché oggi tuonano l’ipotesi di rivedere il Trattato di Schengen, proprio quando il danno è fatto e quando prima veniva difeso a spada tratta.
In poche parole l’Europa vorrebbe chiudere il recinto quando gli animali sono scappati. Allora avevano ragione personaggi come Oriana Fallaci, la quale si è sempre battuta per denunciare il pericolo del terrorismo proveniente dall’Islam e da tutti i fanatici che sposano la violenza, il sangue e il terrore. E chissà, forse alcuni daranno ragione a qualche politico che ai tempi mise già in allarme partiti e non sulle possibili conseguenze di certe scelte, incassando solo derisioni fino alla malattia.
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