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Una serie di furti particolari ha colpito l’ Altomilanese. Una banda di malviventi ruba i tombini in ferro e ghisa, quelli dei pozzetti dispersivi delle acque piovane, per utilizzarli poi per spaccare le vetrine di aziende e negozi e compiere i loro furti. A metà dicembre si è riusciti a risalire al fatto che un tombino di Ossona è stato utilizzato per tentare un furto in una azienda di ceramica, la Garavaglia, che ha lo show room sulla strada di Casorezzo.
Fortunatamente l’allarme è scattato con la rottura dei vetri e i ladri sono scappati. Non son così fortunati un negozio di Inveruno, alcuni a Magenta e a Busto Garolfo, che hanno subito, oltre al danno della rottura del vetro della vetrina, anche il furto di parecchie migliaia di euro in merce.
Per questo motivo Carabinieri di Busto Garolfo hanno intensificato le ronde notturne. Sarebbe però un’ottima cosa che cittadini segnalassero tempestivamente la mancanza di tombini sui pozzetti. Queste segnalazioni permetterebbero di allertare le forze dell’ordine su tipo di furto che sta per avvenire. Inoltre, ma non è una cosa da poco, la mancanza dei tombini dei pozzetti crea un grave pericolo per la circolazione stradale.
Intanto alcune amministrazioni si danno da fare. A Busto Garolfo, in risposta alle interrogazione dell’opposizione in consiglio comunale che fa capo all’ex sindaco Perazzini, l’amministrazione comunale con l’aiuto dei carabinieri, è riuscita a triplicare le ronde negli orari notturni. (Fonte oknotizia.com)
Aggiornamento del 10 gennaio: I carabinieri di Busto Garolfo hanno arrestato tre minorenni che utilizzavano i tombini come metodo per sfondare le vetrine. Nel giro di 13 ore avevano effettuato tre colpi, inseguiti dalle forze dell’ordine. Alla fine sono stati bloccati , denunciati per furto aggravato e portati in carcere, in attesa del processo per direttissima. I tre erano residenti nel campo nomadi che si trova a Villa Cortese ( Fonte: il Giorno)
Articolo aggiornato il 09/06/2022 17:23