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Donbass – Gli elettori della nuova repubblica del Donebass, si recheranno ai seggi elettorali per le elezioni del parlamento del Donbass domenica 30 novembre 2014.
Domani gli elettori del distretto Proletarskaya di Donetsk esprimeranno il loro voto ed eleggeranno i leader , il capo di governo e parlamentari della nuova repubblica del Donebass. Enormi code di gente che vuol votare si sono formate fuori dai seggi, per le pratiche pre elettorali della nuova repubblica, nonostante la forte tensione internazionale.
I cittadini del Donebass devono scegliere tra la lista ‘Libero Donbass’ e la lista ‘Repubblica di Donetsk’.
Il turno elettorale si svolgerà in 377 seggi elettorali a Donetsk, e 95 seggi elettorali in Lugansk. Sul posto ci sono già gli osservatori internazionali che sorveglieranno e controlleranno sulla regolarità delle elezioni e sul grado di libertà con sui la gente si reca al voto. Fra loro anche gli osservatori della Russia. Al Referendum popolare sulla secessione dall’Ucraina, l’80% degli elettori del Donebass aveva votato per la costituzione della nuova repubblica popolare.
l ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato che il prossimo martedì, dopo lo spoglio delle schede elettorali, Mosca accetterà e riconoscerà l’esito delle elezioni. L’Unione europea, gli Stati Uniti e l’Ucraina però non faranno altrettanto. Le tre potenze hanno già dichiarato di non riconoscere il risultato elettorale. Federica Mogherini, che ricopre la carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha dichiarato “Il voto è illegale e illegittimo, e l’Unione europea non lo riconoscerà.”
Federica Mogherini è stata nominata alla guida della politica estera e di sicurezza comune dell’Unione europea il primo novembre 2014, dopo essere stata, per circa 8 mesi Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Renzi. A quanto pare, la libertà di scelta dei cittadini del Donebass e il riconoscimento del diritto di autogoverno delle popolazioni è, per queste potenze, secondario agli interessi particolari di chi le governa.
Articolo aggiornato il 07/03/2022 11:57