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Chi ha avuto modo di partecipare al Consiglio Comunale dell’altro giorno, mercoledì 26 novembre 2014, a Castano Primo, ha potuto imparare come si fa a risparmiare oggi indebitandosi nel futuro.
Ebbene sì, durante la seduta in Villa Rusconi, l’ Amministrazione Pignatiello, per bocca, e forse anche per mente, del vice Sindaco Dario Calloni, ha spiegato i benefici che porterà la rinegoziazione sui mutui accesi alla Cassa depositi e prestiti per “l’acquisizione di un immobile da destinare a spazio espositivo e uffici”, il quale, per intenderci, non è altro che il Museo storico commissionato proprio dall’ ex Amministrazione Calloni più di cinque anni fa. E quindi i conti tornano, quasi.
Ieri sera il Consiglio comunale dunque, essendo il Comune a corto di liquidità, nonostante abbia applicato un’aliquota alta sulla TA.S.I (Tassa sui Servizi Indivisibili) rispetto agli altri comuni della zona, ha approvato a maggioranza quasi assoluta (la Lega ha votato contro) una dilazione delle rate del mutuo, il cui termine è stato posticipato al 2039 al posto del 2029 e con una variazione del tasso di interesse fisso (dal 4,9580% al 4,8700%).
Facendo due calcoli, a partire dal 2015, il comune sborserà circa 25 mila euro in meno all’anno di rata ma, posticipando il saldo del prestito di 24 anni e non più di 14, al termine pagherà quasi 400 MILA euro in più rispetto al piano originale! Avete letto bene, una croce dalla forma di museo che il cittadino castanese sarà costretto a portarsi avanti per un altro bel po’ di tempo.
Ma le parole del vice Sindaco Calloni appaiono quelle del buon padre di famiglia che mette via i risparmi per mandare all’Università il proprio figlio, anche se qualche frase è molto discutibile. Infatti ha dichiarato che quando una famiglia ha il mutuo della casa, vuole comprarsi qualcos’altro ma non ha i soldi, non ha altre vie se non dilazionare ulteriormente le rate per poter fare spazio all’acquisto di un altro bene. Beh, non funziona proprio così. Quando una famiglia non ha i soldi non pensa a comprare beni costosi, ma pensa a portare a casa almeno il cibo per mangiare!
Per riassumere, pur di recuperare risorse, l’attuale Amministrazione comunale prolunga il termine del mutuo, l’importo delle rate diminuisce con la naturale conclusione di avere maggiore liquidità, è vero, ma il debito viene solo rinviato e gonfiato ulteriormente. Il mutuo in causa non è altro che un peso in più che graverà sulle spalle dei cittadini che silenziosamente pagano per un edificio che rappresenta una Cattedrale nel deserto, e con ieri si è deciso di trasferire il debito anche alle generazioni future.
Il buon senso della politica farebbe ricercare nell’apparato comunale gli sprechi, come le temperature tropicali degli uffici di Villa Rusconi, e allora sì che si vede in una persona la stoffa del buon politico. Ma a quanto pare a Castano dovremo attendere ancora un po’ prima di “sentire” aria di vero cambiamento. Ma tutti i progetti che hanno permesso la vittoria della Lista “Insieme Rinnoviamo Castano” che fine hanno fatto? (Fonte foto. Francesco Piraneo G. su commons.wikipedia.org)
Articolo aggiornato il 01/09/2021 01:00
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