Ossona sta diventando una discarica a cielo aperto. Sulla pista aciclabile che parte dal cimitero e che porta verso Santo Stefano Ticino, in questa ultima settimana sono apparsi dei grossi sacchi edili contenenti degli scarti di lavorazione di cartongesso. Sembra che qualcuno, dopo aver rifatto le contro-soffittature da qualche parte abbia deciso di abbandonare il resto dei tagli sulla pista ciclable lato Ossona. Non chiedetemi per quale motivo non ha avuto la pazienza e l’intelligenza di portarli in discarica dove, se scarti risultanti di una lavorazione privata, non avrebbe pagato nulla. Una ditta di ristrutturazioni, invece, dovrebbe avere una ben precisa prassi di smaltimento che fa parte delle autorizzazioni ad operare di tutte le aziende. Insomma se non smaltisci nel modo gusto non hai i permessi per lavorare. E’ naturale domandarsi come mai all’improvviso c’è gente che si sente in dovere di abbandonare rifiuti in tutti i punti un po’ nascosti del paese.
Si può parlare di maleducazione generalizzata o i fatti possono avere delle cause politiche?
La piazzola ecologica di Ossona non funziona? Ha orari che non aiutano? E’ gestita da persone che si comportano in modo non consono con chi porta i rifiuti? Qualche domanda sulla gestione della piazzola ecologia ci piazza Aldo Moro è stata sollevata, soprattutto a causa degli addetti che chiedono di potersi tenere gli oggetti che sono gettati via. Insomma, l’assessore all’Ambiente, Giovanni Oldani, dovrebbe farsi un esame di coscienza: sta sostenendo l’ambiente oppure lo sta affondando? Quali politiche e strategie ha messo in atto in questi anni per evitare ch eil territorio di Ossona diventi una discarica? Se ne attuate, cosa che invece mi lascia dubbiosa, dovrà prendere atto che non hanno funzionato e che sempre più spesso Ossona sta diventando una vera discarica abusiva a cielo aperto.
Ogni tanto qualcuno mi chiede: “ma cosa si può fare?”. Il problema è facilmente risolvibile con delle telecamere a 180 gradi nelle alle entrate del paese: attuale amministrazione le aveva anche messe nel programma, però nell’ultimo bilancio ci hanno messo invece i Photored.
Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 30/07/2015 22:36
Ilaria Maria PretiGiornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio