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Certamente Matteo Salvini e i leghisti emiliani se la sono cavata più che bene, direi anzi ottimamente. Sperare in una vittoria dove la Lega Nord non è mai riuscita a ottenere grandi risultati se non localmente, con i sindaci, non era possibile. Le vittorie politiche non sono risultati che si ottengono in un paio di mesi di campagna elettorale, specialmente in questo periodo, ma il risultato ottenuto dalla lega Nord è mirabile. Storico, per dirla con il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Il 20% di quel 37% che è andato a votare ha dato fiducia alla Lega Nord, solo l’8% ha votato Forza Italia. Da un punto di vista popolare i fatti non cambiano: la gente non è comunque andata a votare. Però l’opposizione ora è nelle mani della Lega Nord, dell’ entusiasmo e dell’impegno di Alan Fabbri e del suo gruppo. Insomma, la Lega Nord ha oggi i numeri per essere davvero determinante nella governo della Regione Emilia Romagna. Il risultato dell’impegno che comincerà a metterci da oggi lo raccoglieranno fra 5 anni. Forse prima, chissà.
I giornali hanno spostato l’attenzione sul fatto che la Lega nord ha più che doppiato i risultati avuti da Forza Italia e che di fatto queste elezioni mettono il centrodestra nelle mani di Matteo Salvini, che in questo modo diventa il punto di riferimento dei partiti e gruppi politici dell’alleanza storica di centro destra. La cosa ovviamente non piace ai forzisti lombardi, ma è così. In realtà il successo della Lega Nord non è determinato dall’aver preso più voti all’interno della coalizione. L’aver preso voti è l’effetto, non la causa. La causa è la fiducia che le persone raccolgono dalla popolazione e oggi, per ottenere la fiducia della gente, bisogna dare molto.
Articolo aggiornato il 17/02/2015 20:35