Terza carica per il sindaco di Inveruno: presidente della conferenza dell’Altomilanese

Lo scorso 12 novembre, la provincia di Milano, che dovrebbe essere chiusa, ma di cui in realtà hanno solo eliminato l’organo politico eletto dai cittadini per sostituirlo con un altro che, scusatemi il sospetto più che lecito,sia più facile da gestire da parte del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ha eletto il nuovo presidente della conferenza dei sindaci dell’Altomilanese. Alberto Centinaio, sindaco di Legnano, ha infatti rassegnato le dimissioni, probabilmente  per incompatibilità di incarico, dopo essere stato eletto nel consiglio della città metropolitana dello scorso 28 settembre.

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Si si tratta proprio di quelle elezioni di cui nessuno ha saputo nulla perchè il governo Renzi ha stabilito che dovevano votare, per la città metropolitana di Milano, esclusivamente i consiglieri comunali già eletti e con un tipo di valore di voto  che ha come effetto di garantire al Pd la maggioranza del Consiglio della città metropolitana, che, l’ultima volta, come provincia di Milano, ha dato invece la preferenza ad una lista di centrodestra in alleanza con la Lega Nord.

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Alberto Centinaio ha commentato la sua preferenza nei confronti del consiglio della città metropolitana “Ho assunto questa decisione  nella prospettiva di rafforzamento del Patto e nella consapevolezza che l’aggregazione dell’Alto Milanese potrà ottenere risultati importanti solo affrontando le sfide attraverso la condivisione dei problemi e la gestione collegiale delle iniziative”.

La  dichiarazione del sindaco di Legnano si può leggere anche sul sito internet, ancora attivo, della provincia di Milano, altro segno che l’ente non è stato affatto dismesso. Una dichiarzione che apre a delle domande che sarebbe ampiamente giusto fargli. Ad esempio, come mai se pensa che la conferenza dei sindaci dell’Altomilanese  affrontando sfide e condividendo problemi funzioni, non è rimasto a fare il presiendete e ad affrontare quelle sfide? Oppure, pensa di non essere stato all’altezza di far collaborare fra loro i sindaci? Insomma sono piccole domande che vengono in mente, così, leggendo la sua dichiarazione.

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Cosa sia successo all’interno della conferenza dei sindaci dell’altomilanese non lo sappiamo, ma sappiamo che al posto del sindaco di Legnano è stata eletta Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno, che è stata proposta dai sindaci dei Comuni di Castano Primo, Arconate,Cuggiono, Magnago, Nosate e Vanzaghello e poi approvata all’unanimità. Sara Bettinelli, oltre ad essere sindaco di Inveruno è anche componente Consiglio Direttivo di Anci Lombardia, un altro ente il cui lavoro è estremamente impegnativo. Insomma Sara Bettinelli sta accumulando incarichi pesanti. E la domanda semplicissima che potrebbe esserle posta è: “pensa di farcela a fare il sindaco, il presidente della conferenza dei sindaci e il componente del direttivo di Anci Lombardia in modo ottimale e con solo 24 ore al giorno a disposizione?

In ogni caso per l’altomilanese, che è poi l’est ticino, il nuovo presidente ha dichiarato che continuerà il lavoro nell’ottica della continuità di indirizzo. Il Patto per l’Alto Milanese che ha dato vita alla conferenza dei sindaci ha lo scopo di promuovere l’identità territoriale e la sua omogeneità. Negli anni scorsi inffatti si parlava di questo patto fra sindaci dell’altomilanese come dell’organo da cui dovevanascere la proprosta di una nuova provincia, quella dell’altomilanese, o Ticino, o est Ticino ( il nome è il minore dei problemi) per poterla amministrare in mdo staccato dalla grande città di Milano che spesso tendeva a catalizzare fondi e centralismi.

Il nuovo presidente ha dichiarato che porrà la Conferenza di Sindaci dell’Alto Milanese come “autorevole interlocutore della neonata Città Metropolitana” e che “La lungimiranza della scelta  è stata decisiva: impegno, passione e voglia di fare il bene dell’Alto Milanese hanno fatto sì che oggi abbiamo un luogo ed uno strumento istituzionale utilissimo e proattivo. Il nostro compito è sfidante e per questo affascinante: il nostro obiettivo è quello di coniugare Alto Milanese e Città Metropolitana, accettando la sfida di declinare politiche per una crescita economica sostenibile e rendere l’Alto Milanese un importante motore dell’auspicato policentrismo metropolitano”. Mah, eppure è chiaro che la città metropolitana sarà una immensa fregatura per i piccoli comuni della provincia di Milano, e lo si è visto già dal modo in cui è stata deciso il modo di eleggere i consilgieri.

In ogni caso il sindaco Alberto Centinaio rientra immediatamente nel consiglio di presidenza della COnferenza dei sindaci, perchè, come dice lo stesso comunicato stampa della provincia di Milano, il primo atto del nuovo presidente è stato quello di proporre una modifica del regolamento inserendo i due consiglieri dell’assemblea della città metropolitana eletti dall’altomilanese all’interno del consiglio di presidenza. Centinaio ha commentato il suo velocissimo ritorno ” “Resta inteso  ha specificato il Presidente che il regolamento dovrà comunque a breve essere verificato con le nuove strutture di governance della Città Metropolitana”.  Come dire “non sognatevi di pensare di autoamministrarvi.”

A sorpresa, fra i cooptati dall’ufficio di presidenza della conferenza dei sindaci dell’Altomilanese troviamo anche  Gianbattista Fratus, della Lega Nord. la sua presenza è giustificata  in qualità di “personalità con esperienza e competenze significative sulle attività del patto per l’Alto Milanese, o forse da equilibri più alti. L’ex presidente della conferenza dei sindaci ha commentato la nomina di Giambattista Fratus  “E’ un giusto e dovuto riconoscimento per il lavoro svolto fin dalla costituzione della Conferenza e per l’impegno e la passione dimostrati. Non possiamo privarci del suo apporto in questa complessa fase del percorso verso la Città Metropolitana”. mentre il nuovo presidente Sara Bettinelli dice “Penso che insieme sapremo individuare  nuove idee e modalità per promuovere lo sviluppo dell’Alto Milanese in questo scenario di cambiamento epocale, valorizzando le tantissime realtà, produttive e sociali, che lo compongono. Il lavoro che ci attende è enorme, ma lavoreremo insieme per il bene del nostro territorio”.  I dubbi che la vicenda città metropolitana si concluda bene per l’Altomilanese li lasciamo esprimere ai lettori. Io, personalmente, ne ho tantissimi.

Nota della redazione
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Articolo aggiornato il 17/02/2015 19:05

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