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Brutta aggressione a Corbetta, dalle parti di via Parini. Le notizie raccolte attribuiscono l’aggressione a dei rom, probabilmente del gruppo che hanno sostato a Cisliano. I rom si sono infilati nel cortile di una villetta, approfittando del fatto che una ragazza sulla ventina stava entrandoci, era casa sua, in automobile. ll cancello era aperto e, scusatemi il paragone poco umano, ci si sono infilati come fanno i topi quando apri la porta della cantina. Velocissimi, silenziosi e infidi.
Subito dopo hanno bloccato la ragazza che ha cominciato ad urlare. Fortunatamente in casa c’erano il padre e il fratello che sono usciti di corsa mettendo in fuga il gruppo di nomadi. Non c’è stato il tempo, grazie al cielo, per sapere con certezza se i due aggressori avessero intenzione di violentare la giovane o di derubarla, o ambedue le cose.
Qualche settimana fa c’era stato un altro tentativo di stupro a Corbetta, che aveva avuto le stesse identiche modalità. Anche in quel caso le testimonianze parlano di rom, che sono spesso così inconfondibili nell’aspetto da rendere impossibile confonderli con altre etnie.
Non si tratta quindi nè di razzismo nè di allarmismo, ma solo di constatazione dei fatti, del mero racconto di quello che è successo in una cittadina che normalmente è considerata fra le più sicure dell’altomilanese. Non metteremo nomi cognomi o altri riferimenti che permettano di identificare le vittime di questi attacchi violenti perchè non si può umanamente chiedere a chi è stato aggredito in questo modo di rivivere la paura e l’umiliazione subite. Sarebbe assolutamente ingiusto.
Però non si può nemmeno restare zitti e far finta di non sapere che i campi rom sono un ricettacolo di personaggi pericolosi e che andrebbero smantellati e non più permessi. Le forze dell’ordine stanno comunque indagando su questi fatti e abbiamo fiducia che individueranno i responsabili che quindi siano messi in condizione di non nuocere nè alle donne nè alle case.
Articolo aggiornato il 10/02/2022 12:21