A Bologna hanno aggredito Matteo Salvini e un giornalista: la Lega Nord si arrabbia sul serio

Mentre nel pomeriggio Matteo Salvini si stava recando a visitare il campo rom di via Erbosa, a Bologna, lo stesso in cui la settimana scorsa era stata aggredita Lucia Borgonzoni, consigliere comunale della Lega Nord, è stato aggredito da un gruppo di persone che fanno riferimento ad uno dei centri sociali bolognesi, una delle aree identificate sarebbe quella degli antagonisti anarchici. Alcuni i questi personaggi hanno rotto il finestrino della macchina e vi sono saliti sopra e pochi istanti dopo hanno sfogato la loro violenza anche nei confronti di un giornalista del “Il resto del Carlino”, Enrico Barbetti, che hanno mandato in ospedale per avergli causato la rottura del gomito del braccio.

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L’aggressione a Matteo Salvini però ha fatto molto discutere e ha fatto molto arrabbiare i leghisti che si sono stretti intorno al loro segretario : i parlamentari della Lega Nord si sono lamentati dell’atteggiamento dei giornali e delle forze dell’ordine bolognesi e anche del governo. Al senato sono state chieste le dimissioni di Angelino AlfanoGian Marco Centinaio, il capogruppo della Lega Nord al senato, ha richiesto le immediate dimissioni del ministro dell’interno.

“Chiediamo le immediate dimissioni di Alfano. Le sassate lanciate a Matteo Salvini dimostrano che in questo paese comandano i centri sociali, i rom, i clandestini e i delinquenti. Tutti coloro che in barba alla legge vogliono imporre le proprie convinzioni restano sistematicamente impuniti e sono coccolati dalla stampa e dal sistema.”, “Tanto non ci fermerete mai, la gente è con noi!”

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Gianluca Pini, vice capogruppo delle Lega Nord alla Camera ed eletto in Emilia Romagna è ancora più duro. Se la prende con il prefetto e il questore di Bologna.

“Per riconsegnare un minimo di dignità alle forze dell’ordine bolognesi penso che il minimo che il Ministro dell’Interno possa fare sia di rimuovere immediatamente il Prefetto ed il Questore di Bologna: i colpevoli delle violenze a danno della Lega e del suo segretario sono tutte di chi non è stato in grado di difendere le istituzioni democraticamente elette da una banda di delinquenti, peraltro già noti per intimidazioni e violenze”. Secondo lui, il Prefetto e  Questore di Bologna sono colpevoli di “non aver fatto nulla per prevenire l’aggressione a Salvini nonostante le velate minacce dei giorni scorsi, peraltro avallate da PD e SEL, che ritengo mandanti morali degli atti violenti”.

Sempre secondo il deputato Gianluca Pini, i sospetti della inadeguatezza dei vertici delle forze dell’ordine sono suffragati dal fatto che la stampa sembrava pefettamente al corrente e organizzata per assistere all’aggressione.

“dai filmati è chiaro che la stampa fosse informata dell’aggressione premeditata, e che hanno potuto agire indisturbati senza che nessuno muovesse un dito a difesa di Matteo Salvini. Non è chiaro se le forze dell’ordine non fossero presenti o se abbiamo avuto la consegna di non intervenire: l’unica cosa che mi è chiara  è che Prefetto e Questore non sono all’altezza del ruolo che rivestono e forse nemmeno di ricevere uno stipendio vista la loro incapacità di gestire l’ordine pubblico su un avendo già segnalato a rischio per colpa di noti ma stranamente liberi, delinquenti”.

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Il deputato leghista ha concluso il suo intervento annunciando una interrogazione parlamentare urgente. Vi sarà anche la richiesta di chiarimenti in aula da parte di Angelino Alfano.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 09/11/2014 10:59

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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