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Per il viaggio, i ragazzi si sono preparati con striscioni, bandiere e tantissima gioia. La consapevolezza di essere una parte della storia della nuova Europa dei Popoli li anima e li spinge a sostenere il referendum della Catalogna, sapendo che il prossimo sarà quello del Veneto e poi verrà il loro turno, quello del referendum della Lombardia. E’ bello vedere dei giovani animarsi così per l’affermazioni del valore della libertà e dell’autodeterminazione. Altro che bamboccioni. Sono ragazzi pratici e dalle idee chiare che sanno come realizzare.
Matteo Mognaschi è il loro coordinatore federale, come lo fu, per la generazione precedente, Matteo Salvini.”I Giovani Padani sostengono l’Indipendenza della Catalunya perché l’autodeterminazione dei Popoli è un processo storico che nessuno può fermare. Così come in Scozia anche in Catalogna sarà presente una delegazione di Giovani Padani. Speriamo che i Catalani, nonostante le minacce di Madrid, scelgano la via dell’Indipendenza. Potrebbe essere l’inizio di una rivoluzione democratica per tutta l’Europa.”
“Tanti saranno i Giovani Padani presenti dalla Lombardia” continua Simone Parigi, coordinatore lombardo MGP, “perché dove c’è voglia di Libertà noi ci siamo. I Giovani padani sono sempre stati indipendentisti e ora lo sono più di prima, anche perché dalla nostra abbiamo la certezza che il Nord, con atti concreti, sta già pensando a sé. Anche in Lombardia vorremmo poter votare con un referendum democratico e pacifico per poter scegliere da soli sul nostro futuro.”
“Ci saranno anche i Giovani Padani del Ticino” dice Diego Scalvini, coordinatore provinciale dei giovani leghisti dell’altomilanese, “perché non si può mancare questo appuntamento con la Storia. Per questo vogliamo seguire da vicino il referendum catalano che può insegnare molto a noi e a tutti coloro i quali ancora non hanno ben compreso l’importanza di queste rivendicazioni dei popoli europei. Anche sul territorio sosterremo questa iniziativa con degli efficaci striscioni a sostegno della causa.”
Nei prossimi giorni, quindi, al posto degli striscioni dei matrimoni, sulle protezioni dei ponti del Ticino vedremo tanti striscioni a sostegno dell’indipendenza della Catalogna. Vien proprio voglia di seguirli. “Ragazzi, per caso avete una bomboletta da prestarmi? Verde, possibilmente.”
Articolo aggiornato il 06/11/2014 12:39