Parlamentari della Lega nord: quegli sgobboni
Sono arrivate le pagelle dei parlamentari e quelli della Lega Nord sono i primi delle classe. Le pagelle sono quelle che misurano la produttività dei politici e danno un voto sulle loro presenze in parlamento, sul numero di leggi e regolamenti che producono o sistemano e sono formate dall’associazione Openpolis. Se valutazioni che l’associazione ha pubblicato in un mini dossier che ha messo in evidenza quanto lavorano davvero i parlamentari, sia singolarmente sia in gruppo. I gruppo della Lega Nord fanno la figura degli sgobboni sia al Senato sia alla Camera, primeggiando con molte lunghezze sui gruppi dei secondi arrivati che sono il Sel nel caso della Camera dei deputati e il gruppo misto, formato dai fuoriusciti i altri partiti.
Altri fatti messi in evidenza dal dossier di Openpolis è che l’80% dell’attività legislativa è di iniziativa del governo di Matteo Renzi. Ed è proprio su questo argomento che interviene l’on. Patrizia Bisinella, capogruppo per la Lega Nord della commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati. “Il governo Renzi è vergognoso e grottesco, ancora una volta espropria la potestà legislativa del Parlamento. Poco fa in Commissione Affari costituzionali la maggioranza, arrampicandosi maldestramente sugli specchi, ha approvato il parere di costituzionalità sul decreto-legge sblocca-italia che è invece totalmente illegittimo e per certo aprirà la strada a molteplici contenziosi davanti alla Corte costituzionale. Sono gravissime le violazioni costituzionali che la Lega Nord ha evidenziato: è privo della copertura finanziaria ai sensi dell’art. 81 della Costituzione, è in contrasto con la normativa comunitaria e usurpa competenze delle Regioni e degli enti locali. È stato approvato con il colpevole ed evidente imbarazzo del Pd”.
L’on. Bisinella continua poi scrivendo che “Ci sono stati concessi per l’esame di questo provvedimento, solo pochi giorni con l’annuncio già dato dal governo dell’apposizione dell’ennesima fiducia. Il decreto in realtà sarebbe da chiamare “blocca-italia” perché complicherà i rapporti tra Stato e Regioni, paralizzando la realizzazione di opere pubbliche attese e necessarie. Le risorse destinate per la realizzazione delle opere dichiarate indifferibili, urgenti e cantierabili, ripartite fino al 2020, sono pari soltanto a 39 milioni di euro per il 2013 e 26 milioni di euro per il 2014, mentre viene rimandato agli anni a venire lo stanziamento di risorse più imponenti. È evidente la presa in giro. Noi della Lega Nord ci opporremo”.
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