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Come già annunciato la settimana scorsa, il consiglio dei ministri spagnolo si è rivolto all’Alta Corte Costituzionale con un ricorso contro l’indizione del Referendum sull’indipendenza della Catalogna indetto dalla Generalitat, il governo della Catalogna.
Naturalmente, l’atto stesso del ricorso alla Corte costituzionale indicava che il governo spagnolo aveva intrapreso la strada della contrapposizione dura. Quindi, la Corte Costituzionale spagnola non poteva certamente dare immediatamente un parere a favore dell’indipendenza catalana e così si è riservata di decidere in merito.
La Corte Costituzionale della Spagna ieri ha accolto il ricorso del governo ma non ha detto che il referendum sull’indipendenza della Catalogna è incostituzionale. Sembra che la Corte Costituzionale si sia limitata solo ad accettare come ammissibile il ricorso del governo spagnolo e a sospendere per 5 mesi le leggi con cui il governo della Catalogna ha indetto il referendum, nell’attesa di esaminare meglio la questione. Il governo spagnolo, invece, dice ora che si aspetta che Arthur Mas rispetti il giudizio della corte costituzionale, come se desse per scontato che l’accettazione del ricorso equivalga ad una decisione.
“Cavilli di lana caprina”, vien voglia di dire leggendo questi tentativi di melina. Le frasi con cui il governo spagnolo ha però commentato il ricorso sono chiarissime. E’ lo stesso tipo di provvedimento che ha utilizzato la Corte Costituzionale italiana con l’impugnazione delle leggi che hanno indetto il referendum per l‘indipendenza del Veneto.
Secondo il Governo spagnolo il referendum “attenta all’unità indissolubile della Spagna”. Il primo ministro spagnolo Rojoy ha commentato l’accettazione del ricorso da parte della Corte Costituzionale dicendo di essere assolutamente contrario alla convocazione del referendum. Secondo lui, sarebbe contrario alla legge, ferisce la democrazia, divide i catalani e li allontana dalla Spagna e dal resto d’Europa. Ha poi fatto alcune dichiarazioni che sembravano più un mostrar le penne che un fare sul serio. Ha detto di non voler prendere in considerazione possibilità diverse da quelle che la Catalogna accetti la decisione dell’Alta Corte Costituzionale Spagnola. Rojoy si è spinto fino ad accusare Arthur Mas di alimentare la frustazione del popolo catalano. Una espressione davvero singolare.
Dal canto suo il Governo catalano non si è mosso di un centimetro. Ha fatto sapere di aver già preparato le controdeduzioni da presentare alla Corte Costituzionale nel processo di esame delle leggi. Ha definito il ricorso uno dei più gravi errori politici da parte del governo centrale spagnolo. Ha fatto sapere che i preparativi per il referendum del 9 novembre andranno avanti come previsto. Intanto gli indipendentisti stanno preparando una grande manifestazione popolare a sostegno del referendum per l’indipendenza della Catalogna.
Articolo aggiornato il 08/08/2019 20:44