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Il posto non è ovviamente appetibile per chi lavora già a causa della marea di problemi che ci sono e che non sono tutti dovuti alla convenzione con Casorezzo, ma son problemi strutturali che avrebbero dovuto essere risolti prima di fare la convenzione con Casorezzo, mentre non sono nemmeno stati presi in considerazione.
Sulle pagine di Cronaca Ossona ne vedremo alcuni, spiegandoli nel modo più semplice possibile, ricordando che già parecchie volte abbiamo parlato di della convenzione.
Lo stato italiano impone ai comuni un organico stabilito in base al suo bilancio storico: non gli importa se un Comune ha più poliziotti che ragionieri, ma il numero totale dei dipendenti deve essere all’interno di certi range. Inoltre se il Comune spende per gli stipendi dei dipendenti più della metà delle sue spese correnti perde il diritto ad aprire mutui per fare altre opere. Questa regola era stata definita per i Comuni de Sud, molti dei quali contavano centinaia d’ impiegati pur avendo magari una popolazione simile a quella di Ossona.
Ossona è in questa situazione a causa del suo bilancio molto ristretto dovuto a anni e anni di immobilismo amministrativo nel passato.
Alla fine del discorso, per farla molto breve e semplificando, Ossona può avere in organico al massimo 3 agenti della polizia locale. L’opzione per il 4° vigile può essere fatta solo se si elimina un impiegato da un altro ufficio.
Gli studi statistici per la sicurezza, invece, dicono che si può offrire un servizio ottimale di polizia locale con 1 agente ogni 1000 abitanti se si è in tempo di tranquillità, in Lombardia e se si collabora con le altre forze dell’ordine come i carabinieri. A Ossona siamo in 4200 abitanti e bisognerebbe avere in forze 4/5 agenti.
Parlo di agenti, e non di ufficiali come il comandante e il vicecomandante, perché mentre l’agente fa, per contratto, i turni, esce sul territorio e garantisce la vera sicurezza, il comandante e il vicecomandante, per definizione. si occupano dell’organizzazione del servizio, fanno orario di ufficio, si occupano della parte amministrativa e contabile dell’area sicurezza. Non fanno, cioè, se non per propria iniziativa, il “lavoro sporco”. In realtà, quindi, dato che Francesco Pianura è vicecomandante, a Ossona abbiamo in forza in questo momento un solo agente e si sta cercando il secondo.
A Casorezzo sono in forze 3 agenti di cui uno è il comandante ( quindi in realtà gli agenti “veri”sono 2), potrebbe avere un organico fino a 4 agenti ma mentre dovrebbe avere, dato che ha quasi 6mila abitanti, 5 / 6 agenti sul territorio.
La convenzione per il comando unico, nella sua stessa definizione stabilisce che i Comuni, specialmente quelli più piccoli che hanno meno possibilità economiche e meno lavoro amministrativo da fare per il Comandante, usino un unico comandante, in modo che la spesa che genera sia suddivisa fra i Comuni che partecipano alla convenzione. In questo modo i Comuni risparmierebbero e aumenterebbero almeno di un’ unità ciascuno gli agenti sul territorio.
Nella convenzione per il comando unico sono stati previsti comandante vicecomandante, 1/2 impiegati amministrativi e 8 agenti. Siccome la matematica non è una opinione, è abbastanza chiaro che chi ha formulato la convenzione lo ha fatto basandosi su una visione piuttosto utopistica e assolutamente irreale del numero degli agenti e non ha tenuto conto che comandante e vicecomandante non sono agenti sul territorio, ma amministrativi. Inoltre, aumentando il numero di abitanti di cui la polizia locale deve occuparsi ci si trova con 9700 abitanti circa, e quindi gli agenti sul territorio, esclusi comandante e vice comandante, dovrebbero essere 9 / 10.
Articolo aggiornato il 14/04/2015 12:45