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L’olio esausto avrà ormai già impregnato il terreno al di sotto della via fino ad arrivare all’interno della falda acquifera. Un episodio molto simile ma con una quantità di materiale oleoso versato forse minore era capitato nel 2004 sulla pista ciclabile di viale Europa. Per la depurazione del terreno, che è obbligatoria per legge, era intervenuta l’Arpa che si era occupata di spostare il terreno e di impedire che il materiale oleoso raggiungesse la falda acquifera. Grazie al cielo, in quel caso, il pagamento per la decontaminazione del terreno era stata effettuata dall’assicurazione del camion che si era rovesciato in quel punto. Il Comune invece, a meno che non si capisca chi ha effettuato l’inquinamento ambientale in vicolo Brasca, sarà costretto a sobbarcarsi le spese di bonifica del terreno.
Infatti gettare gli oli esausti nei tombini porta all’intasamento dei canali fognari, con i conseguenti costi di manutenzione a carico della Comunità; c’è poi un maggior costo della depurazione delle acque, che finisce direttamente ella bolletta dell’acqua dei cittadini; l’olio poi inquina le falde acquifere e le acque superficiali d laghi fiumi e canali, con gravi danni all’ecosistema, alla fauna e alla flora. Oltretutto, probabilmente chi effettua i controlli non ha riflettuto che versare barili di olio nei tombini è un reato ambientale piuttosto grave. Basta un litro d’olio versato in un milione di litri d’acqua per renderla imbevibile e farla dichiarare non più potabile.
Dopo la segnalazione fatta da cronaca Ossona, cui la notizia era arrivata da un corposo numero di cittadini di Ossona indignati, si era deciso di essere delicati per evitare di lanciare accuse, e si è parlato di una grossa lumaca gigante che gira la notte in vicolo Brasca. Si pensava che il discorso ironico fosse abbastanza chiaro per chi aveva le orecchie per intendere. Non è stato così. Pare che il racconto della lumaca gigante abbia colpito per la lentezza di movimento dell’animale piuttosto che per i resti di olio esausto lasciati sull’asfalto e finiti ad inquinare il terreno. A Ossona ci sono un assessore all’ambiente e uno alla sicurezza, ci sono i mezzi dell’arpa e della polizia locale. Possibile che nessuno di loro, nemmeno dopo aver letto la storia della lumaca in vicolo Brasca, si sia fatto domande sulla provenienza e sulla fine dell’olio esausto che giace lì dove tutti lo possono vedere?